La Valtrompia va «A scuola ... di cuore»
di Andrea Alesci

Parte a fine ottobre il progetto dell'associazione Valtrompiacuore, che coinvolgerà fino a maggio 2013 dodici plessi triumplini per un totale di 49 classi (prima media) e 1.046 allievi con lezioni sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari

 
Valtrompiacuore: nel nome il suo destino. Perché bisogna avere a cuore la propria terra per continuare silenziosamente a curarsene come sta facendo in questi anni l’associazione valtrumplina presieduta da Mario Mari e ad oggi con più di 1.000 tra associati, sostenitori e simpatizzanti.
 
“Dall’inizio dell’attività – dice il presidente Mario Mari – il lavoro si è concentrato sull’informazione riguardo i rischi cardiovascolari e sulla raccolta di fondi per l’acquisto di macchinari utili al presidio ospedaliero di Gardone Val Trompia. Ma l’associazione organizza anche eventi di natura culturale (pubblicazione di libri) e crede che questi, come i concerti organizzati negli anni scorsi, possano essere un buon viatico per diffondere i suoi principi. Anche la musica e la lettura (vedi i libri a disposizione dei degenti del reparto di cardiologia), infatti, fa bene al cuore. Così, ora è quasi ora di iniziare un nuovo progetto rivolto ai ragazzi di tutte le classi di prima media di tutti gli istituti scolastici della Valtrompia”.
 
“A scuola … di cuore” è il titolo dell’iniziativa che si appresta a partire a fine ottobre in dodici plessi triumplini tra Bovegno, Collio, Lodrino, Tavernole, Bovezzo, Concesio, Gardone V.T. Lumezzane P, Lumezzane S.A., Lumezzane S.S., Marcheno, Nave, Polaveno, Villa Carcina, Sarezzo e che proseguirà fino a maggio 2013 .
 
“Sono ben 49 le classi coinvolte – spiega Mario Mari – per un totale di 1.046 alunni, ai quali spiegheremo in lezioni frontali come nemmeno l’acquisizione delle più sofisticate attrezzature possa sostituire la necessaria consapevolezza sulla cura di sé e del proprio cuore che ogni persona deve avere. In questo senso, è indispensabile informare perché insorgano le malattie cardiovascolari e quali siano i fattori di rischio coronarico.
 
È importante inoltre iniziare con i giovani perché da adulti possano seguire piccole e sagge regole di vita. Infatti, aterosclerosi, ictus cerebrale e infarto miocardico sono eventi che colpiscono soprattutto gli anziani ma che si possono prevenire adottando sani stili di vita sin da giovanissimi. Ma non solo: sono tanti i bambini e i ragazzi che ogni anno vengono ricoverati, ad esempio per aritmie cardiache, infarto miocardico acuto, cardiomiopatie o insufficienza cardiaca”.
 
Due ore di intrattenimento interattivo in ogni classe con l’ausilio di presentazioni a mezzo diapositive e lezioni svolte da cardiologi specialisti in servizio presso la Cardiologia dell’ospedale di Gardone.
 
“Nel corso degli incontri – aggiunge Mario Mari – verranno proiettate, semplici slide utili a trasmettere messaggi chiari ed efficaci a tutti gli uditori. Dopo la presentazione delle immagini seguirà un dibattito in cui le competenze professionali dei relatori saranno disponibili per risolvere dubbi, rispondere a quesiti, orientare i ragazzi a una corretta prevenzione e ad adeguati stili di vita”.
 
Un progetto di ampio respiro al termine del quale sono previsti degli elaborati, da parte delle singole classi, riguardanti i temi in discussione, da esporre attraverso una mostra realizzata in una struttura da definire (Villa Mutti Bernardelli, Villa Glisenti o altro luogo) nel mese di giugno 2013 con successiva premiazione dei tre lavori più significativi per ogni comprensorio.
 
Le malattie cardiovascolari sono al primo posto nei paesi occidentali, Italia compresa, per cause di morte, eppure sembrano fare sempre meno paura.
 
Con il progetto di Valtrompiacuore si insegna a ciascuno ad essere il primo cardiologo del proprio cuore, partendo dai banchi di scuola.