Marcheno e il nuovo Piano di diritto allo studio
di Erregi

Nella lunga discussione consiliare sono stati definiti alcuni punti chiave del nuovo piano, con l'introduzione del sistema di scodellamento in mensa, l'attenzione a disabilità e fasce deboli, le campagne del Progetto Nemo e le borse di studio per i meritevoli

 
Grandi novità per gli studenti marchenesi che, da poche settimane, hanno ripreso la loro routine di alunni: prima e forse più importante, dallo scorso settembre, è quella dell’apertura dell’asilo nido, ricavato da locali inutilizzati al di sopra della scuola dell’infanzia di Brozzo e che accoglie oggi anche alunni provenienti dall’Alta Valle.
 
Per quanto riguarda, poi, la scuola primaria, per garantire maggiore qualità al servizio mensa mantenendo tariffe bloccate, questo sarà un anno di esperimenti: “Per ora - ha spiegato l’assessore alla pubblica istruzione Gabriele Fausti - stiamo provando il sistema dello scodellamento, sostituendo le monoporzioni precotte e alzando decisamente la qualità dei pasti, poi si vedrà come procedere per il prossimo anno”.
 
L’attenzione, poi, su tutti i livelli d’istruzione, va anche alla disabilità e alle fasce deboli della popolazione, con contributi per libri, trasporto e altro alle famiglie a basso reddito ma anche generose borse di studio offerte da privati cittadini che, quest’anno hanno superato loro stessi, facendo sì che, anche in tempi di crisi, le risorse da stanziare per il Piano di diritto allo studio, fossero superiori di quelle del 2011/2012.
 
Ma non finisce qui: grazie al Tavolo educativo-Progetto Nemo, continueranno le campagne di sensibilizzazione e prevenzione del bullismo, del tabagismo e dell’uso di sostanze stupefacenti tra giovani e giovanissimi, così come si proseguirà con il programma di educazione stradale, incoraggiamento alla lettura, allo sport e alla musica.
 
Ultima, significativa, proposta del comparto scuola marchenese, poi, è la Giornata dell’educazione che dovrebbe essere indetta per la fine di novembre e coinvolgerà studenti, insegnanti, educatori e famiglie anche se ancora non è stato stabilito un programma preciso.