Il Gobbia è monitorato, ma ancora si sversa
di Luigi Zanardelli

Le centraline installate lungo il corso d'acqua valgobbino continuano a svolgere il proprio lavoro di controllo 24 ore su 24, consentendo ad Arpa di accumulare dati sul suo stato di salute. Anche se c'è ancora chi sversa: l'ultimo caso mercoledì scorso

 
La sorveglianza sul fiume Gobbia continua senza sosta 24 ore su 24 grazie al sistema di sonde che dall’inizio dell’anno sono state installate in alcuni punti lungo il torrente valgobbino.
 
Un’iniziativa di monitoraggio messa in campo dall’amministrazione comunale e da Arpa, grazie alla quale è stato possibile nel tempo scoprire alcune fonti d’inquinamento, prontamente denunciate all’autorità giudiziaria.
 
Un sistema che consente di conoscere in tempo reale lo stato di salute del Gobbia, raccogliendo dati che possano tracciare un accurato profilo sull’incidenza inquinante degli abitanti e delle imprese, anche in previsione del futuro depuratore di Valle Trompia.
 
“Quando le centraline installate restituiscono dati anomali – spiega il sindaco Silverio Vivenzi –, scatta immediatamente un sistema d’allarme e i tecnici Arpa si recano sul posto insieme a Polizia locale e personale dell’ufficio Ambiente per riuscire a individuare l’origine della fonte inquinante. Un’operazione possibile grazie anche alle ridotte dimensioni delle sonde, che possono facilmente essere riposizionate mentre si risale il corso del fiume alla ricerca del punto di sversamento”.
 
Un sistema di grande importanza per il controllo e l’eventuale intervento, ma certo non miracoloso. La prevenzione per ora sta alla civiltà delle persone, anche se i casi di abominevole incuria continuano purtroppo a manifestarsi, come la foto pubblicata sulla bacheca Facebook del gruppo ‘Generazione Lumezzanese’ (e scattata non più tardi di mercoledì 26 settembre) evidenzia con “schiumosa” limpidezza.