Lumezzane e una missione per diventare più vivibile
di Luigi Zanardelli

Molti i punti nevralgici della cittadina triumplina che l'amministrazione sta cercando di riqualificare per dare ai cittadini una migliore qualità della vita, partendo dai lavori in corso al Villaggio Gnutti

 
Cambiare volto a Lumezzane si può. Ci vuole credere l’amministrazione comunale che ogni giorno deve giocoforza confrontarsi con i mugugni di chi abita la cittadina triumplina tutti i giorni e ne percepisce una qualità di vita di mediocre livello.
 
Un paese nato dalla necessità del lavoro, cresciuto spesso in maniera disomogenea e in molti casi rovinato da una sommatoria di scelte sconsiderate negli anni del boom economico.
 
Anche per questo in Comune si sta cercando di migliorare il paesaggio urbano di Lumezzane, a partire da alcune zone significative: il municipio, l’area industriale, lo stadio comunale, il Villaggio Gnutti.
 
Punti fermi di un piano generale che intende porre l’attenzione sui materiali di arredo urbano utilizzati, sull’aumento di zone pedonali, sulla creazione di nuove aree verdi per togliere la patina di grigio che la gente di Lume troppo spesso lamenta giocoforza d’indossare.
 
“Si tratta di un ampio progetto – dice l’assessore all’Urbanistica, Andrea Capuzzi – iniziato dall’area centrale del Villaggio Gnutti, già resa migliore dal rifacimento del campo sportivo, dall’interramento di 200 posti auto, dalle iniziative per la creazione di un parco per gli abitanti del quartiere, dalla quasi ultimata intersezione tra le vie San Filippo Neri, Mazzini e Gnutti. L’intenzione è poi quella di proseguire alla riqualificazione di altre zone strategiche importanti per la vita dei cittadini”.