Il «Gnaro» Mondinelli in scalata sull'ennesimo Ottomila
di Erregi

Quasi non ha avuto il tempo di concludere il viaggio con "7milamiglialontano" ed eccolo già pronto, come già nel 1993, a scalare il Manaslu a 8.163 metri di altitudine, con un bagaglio di soddisfazione giunto da una missione di solidarietà

 
Dopo un viaggio in puro stile Marco Polo che lo ha portato ad attraversare Bielorussia, Ucraina, Russia, Tibet, Kazakistan e Cina, per un totale di circa 13 mila chilometri, Silvio Mondinelli detto il Gnaro non ha pensato di prendersi una vacanza, di riposare o di tornare a casa: la sua casa è la montagna ed è lì che si è recato dopo la visita in Nepal, all’ospedale di Maleku.
 
Era questa, infatti, la tappa della missione “7milamiglialontano”, e l’obiettivo era portare al piccolo ospedale un 4x4 donato da una concessionaria del bresciano da attrezzare come autolettiga e, parallelamente, con un’originale raccolta fondi, è stata fatta una generosa donazione alla scuola di NamcheBazar.
 
E da qui, il Gnaro ha atteso a Kathmandu alcuni compagni prima di intraprendere un’altra spedizione, suella sul Manaslu, a quota 8.163, dove già era stato nel 1993.
 
Per ora la scalata è ancora in corso e mercoledì ha nevicato, mettendo addirittura 45 centimetri. La spedizione è rimasta ferma al campo base, con Silvio Mondinelli, Christian Gobbi e Alberto Magliano che oggi dovrebbero riprendere la scalata verso gli 8.167 metri dell'ottomila himalayano.
 
E per il "Gnaro" sarebbe il 21° della sua lunga carriera alpinistica.