Nave e una vasca per difendersi dalle alluvioni
di Rosa Casari

Entro la fine del 2013 dovrebbero cominciare i lavori per una vasca da 150 mila metri cubi con la quale controllare il flusso d'acqua del torrente Garza ed evitare eventuali esondazioni. L'opera è finanziata con 4 milioni 600 mila euro dalla Regione Lombardia

 
Sarà una grossa vasca a tentar d’imbrigliare eventuali esondazioni del fiume Garza tra Nave, Bovezzo e Brescia.
 
Un progetto elaborato ancora ad inizio 2012 dell’assessorato ai Lavori pubblici del Comune navense e ora finanziato a fondo perduto con 4 milioni 600 mila euro dalla Regione Lombardia, con la quale è stata sottoscritta una convenzione.
 
“L’entità dell’opera – spiega proprio l’assessore Carlo Ramazzini – è di fondamentale importanza per la Valle del Garza e contiamo di iniziare i lavori entro la fine del 2013. Si tratta di una vasca che sorgerà a ridosso del monte in località Prada, frazione di Cortine, creata con lo scopo di contenere 150 mila metri cubi d’acqua provenienti dalle eventuali piene del torrente Garza, garantendone un flusso controllato.
 
Cinque metri d’altezza per una superficie complessiva di 450 mila metri quadrati e un’opera che una volta completata sarà preziosissimo strumento di difesa da calamità meteorologiche eccezionali”.
 
I tempi di realizzazione di un’opera del genere sono di circa quattro anni, contando che sarà necessario costruire anche una sorta di collegamento nei pressi del ponte romano in località San Cesario, dove il fiume subisce una strozzatura.
 
“Il nostro territorio – continua l’assessore Ramazzini – è fragile dal punto di vista idrogeologico, come ci è stato mostrato in occasione dell’alluvione del 5 settembre dello scorso anno, anche se in quel caso il danno maggiore fu arrecato dagli scarichi che scendevano dal monte.
 
Ora la nostra attenzione è rivolta all’acquisizione di una decina di aree private interessate dall’opera; poi, una volta conclusa, la vasca sarà completamente ricoperta e su di essa dovrebbe scorrere la pista ciclabile che come amministrazione abbiamo pensato di realizzare per collegarci alla Pieve della Mitria e a Bovezzo”.