Chi li ha visti?
di Lorenzo Maria Alvaro

Della raccolta via sms solidale e con il Concerto per l'Emilia ancora i terremotati non hanno ricevuto un centesimo. E anche se arrivassero non sarebbero subito impiegabili, non prima di Natale. Perché?

da Vita.it
 
«I fondi non sono ancora arrivati», chiarisce subito Raffaella Pizzi dell’Ufficio Stampa Regione Emilia Romagna, «sono ancora al punto di partenza, nelle casse degli operatori telefonici».
È una notizia sconfortante.
Significa, seguendo il percorso che avevamo chiarito sul numero di Vita di luglio, che le somme previste non hanno fatto neanche un passo verso le popolazioni colpite.
 
Secondo la scaletta che avevamo ricostruito infatti le donazioni avrebbero dovuto già essere state accreditate sui conti della Protezione Civile.
Ci era stato assicurato che l’iter burocratico di controllo, che le compagnie telefoniche dovevano effettuare, sarebbe durato al massimo 60 giorni.
Era giugno. Siamo a settembre e il ritardo è già intorno ai 15 giorni.
Abbiamo contattato Vodafone per sapere a cosa sia dovuto il ritardo, siamo in attesa di una risposta.

Ma non è tutto. Raffaella Pizzi infatti sottolinea anche che «anche per quello che riguarda il “Comitato dei garanti” siamo in alto mare. Errani, Formigoni e Zaia non si sono ancora parlati, non esiste neanche una rosa di possibili nomi».
 
Si tratta di un organo di garanzia che dovrebbe valutare e controllare l’impiego dei soldi.
Tre nomi, uno per regione colpita.
Quindi anche se le compagnie telefoniche dovessero sbloccare l’intera somma nel giro di pochi giorni e accreditassero, come da prassi, i soldi alla PC nazionale, le somme rimarrebbero ferme fino alla nomina dell’organo di garanzia.
 
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