Fra attese e dubbi per il depuratore di Valle
di Andrea Alesci

Mercoledì il primo passaggio nella Commissione Ambiente del consiglio provinciale per discutere la realizzazione dell'attesa opera di depurazione valligiana, che dovrebbe sorgere in località Dosso Boscone a Concesio

 
Mercoledì 4 settembre la questione del depuratore di Valle ha cominciato a farsi largo all’interno della Commissione Ambiente del consiglio provinciale.
 
Un passo importante per la Valtrompia, rappresentata nell’occasione dai vertici di Asvt, dal sindaco di Gardone (e membro di Aato) Michele Gussago e dal presidente della Comunità montana Bruno Bettinsoli.
 
Un incontro nel quale sono emersi alcuni dubbi sulla realizzazione in galleria della fondamentale struttura di depurazione, comunque non più derogabile.
 
Di fatto verrebbe realizzato un collettamento che escluderebbe i comuni dell’Alta Valle (già dotati di un proprio impianto), coprendo un territorio di 90 mila abitanti e di un gran numero di industrie.
 
Un’opera che occuperebbe uno spazio di 22 mila metri quadrati nella zona collinare di Dosso Boscone a Concesio, al confine con Collebeato per una spesa complessiva intorno ai 75 milioni di euro.
 
Ad oggi lo studio di fattibilità è ancora in corso e i primi dati arriveranno nel mese di novembre, per un’opera che in sede provinciale ha lasciato perplessi alcuni consiglieri, ma davvero troppo importante per piegarsi alle ingessate perplessità della politica.
 
In attesa dei dettagli tecnici che giungeranno a novembre e sperando nella lungimiranza di chi deve decidere, la Valtrompia rimane in attesa.