Vacanze, mare e ... idrofobia
di Erregi

In termini tecnici, la paura dell'acqua, idrofobia o talassofobia, è l'avversione anomala ed ossessiva per i liquidi e, in particolare per l'acqua. Ne soffrono in maniera moderata in molti.

 
L’idrofobia, anche nota con il nome di talassofobia, è la paura di immergersi in acqua ed è anche vista come la paura di nuotare. Abbastanza diffusa è la forma lieve di questa fobia, che infonde in chi ne soffre la paura dell’acqua, legata molto spesso a quella generale dell’annegamento, e quindi alla paura di immergersi sopratutto se in acque profonde.
 
Normalmente gli psicologi vedono le cause di questa paura come associate a qualche trauma subito anche in età pre-adolescenziale con dei liquidi, ma la maggior parte degli idrofobici ha semplicemente paura dell’acqua e di nuotare.
 
Ci sono invece dei casi più gravi, fortunatamente anche più rari, in cui chi soffre di idrofobia non riesce neanche ad immergere per pochi secondi la testa sott’acqua.
 
Come tutte le fobie anche questa si può vincere  o combattere, specie nei e casi non gravi, e, spesso senza nemmeno dover ricorrere a cure mediche: bastano un pizzico di buona volontà, esercizi, adatti anche per i bambini, e “pratica”, per far sì che l’idrofobico, gradualmente, riesca ad immergersi senza difficoltà o traumi.
 
È da sconsigliare categoricamente, poi, il metodo drastico: mai costringere l’idrofobico a vincere le paure buttandolo di “forza” in acque profonde. Forse, in qualche caso questo approccio così diretto può portare dei risulti positivi, ma non è detto né che durino né che, invece, in un secondo momento, non possano, al contrario, alimentare la paura e il pericolo associato all’acqua.
 
Il metodo graduale, invece, consiste nell’immersione lenta, iniziando con le caviglie per arrivare, pian piano, ad immergersi completamente.  In generale quindi il metodo è molto semplice, bisogna iniziare ad immergersi ed arrivare ad un livello dell’acqua tale che si inizi a sentire la paura.
 
Una volta che si avverte questa sensazione fermarsi qualche secondo respirare profondamente e provare a rilassarsi, per poi ricominciare, ma sempre con i propri tempi e, ogni volta, cercando di superare il limite.
 
Esistono molte piscine in cui si praticano lezioni di nuoto private e ci sono molti istruttori in grado di aiutare a superare la paura, bisogna però sapere che anche il miglior istruttore non può nulla senza la volontà del soggetto idrofobico.
 
Fonte: www.piscinaturismo.com.