Si è spento Giuseppe Camadini
di Redazione

Nella mattinata di mercoledì 25 luglio è morto all'età di 81 anni il famoso notaio bresciano, presidente dell'Istituto Paolo VI di Concesio. Alcune settimane fa il ricovero alla Domus per un grave ictus, quindi il trasferimento al Civile dov'è spirato

 
Era lui che aveva fortemente voluto lo spostamento dell’Istituto Paolo VI da Brescia a Concesio, Giuseppe Camadini. Se n’è andato ieri mattina all’età di 81 anni all’ospedale Civile di Brescia dopo essere stato ricoverato qualche settimana alla Domus per un grave ictus che l’aveva colpito.
 
Figura di rilievo della vita vita bresciana, Camadini è stato presidente dell’istituto dedicato alla memoria di papa Paolo VI, oltre ad aver ricoperto nella sua lunga carriera di notaio (esercitata fino al 2006) diversi ruoli istituzionali in aziende e istituti di credito.
 
Ha ricoperto negli anni Sessanta il ruolo di presidente della Fuci Brescia (Federazione universitaria cattolica italiana) e di presidente dell’Azione cattolica diocesana, collaborando poi alla creazione dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero.
 
E nella Banca San Paolo è stato sindaco supplente, consigliere, quindi parte del comitato esecutivo e presidente dal ’70 al ’76, mentre negli ultimi anni era consigliere di Ubi Banca e presidente dell’Opera per l’educazione cristiana.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Giuseppe Camadini in primo piano, Camadini con il ministro Cancellieri durante la sua visita all'Istituto Paolo VI lo scorso mese di marzo.