Asvt al centro delle polemiche per il depuratore
di Erregi

Una vicenda vecchia di 40 anni, quella del depuratore per la Valtrompia, che solleva nubi di polemiche: questa volta, al centro del polverone c'è Azienda servizi Valtrompia

 
Grandi progetti e grandi idee, tutti bocciati o infattibili: dal depuratore di Marcheno a quello di Concesio, fino alla proposta di appoggiarsi al collettore di Verziano, con costi assurdi, passando per i mini depuratori e per altre proposte che però non sono mai giunte a realizzazione, eccezion fatta per il collettore della Comunità Montana con investimenti milionari.
 
La polemica, però, non nasce solo dall’improduttività di tutte queste idee, bensì dal fatto che la popolazione continui a pagare la quota fissa fognatura e depurazione, e si sollevano, al consiglio comunale di Villa Carcina,  forti dubbi causati dalla poca chiarezza nella comunicazione e sulle intenzioni.
 
A questo si aggiunge l’attacco della Lega Nord locale, nella persona di Matteo Micheli, che accusa ASVT di latitanza, ma la risposta del presidente dell’azienda, Diego Toscani, non si fa attendere: le proposte per semplificare la situazione non sono mancate, così come non sono venute meno chiarezza e disponibilità.
 
Toscani, infatti, ricorda anche gli studi di fattibilità per i depuratori in Valle, portati avanti a spese di ASVT e le ben 20 diverse soluzioni proposte in pochi mesi dall’azienda, delle quali ne rimangono due o tre al vaglio dei sindaci.
 
Accuse rimandate al mittente, quindi, quelle di latitanza e, nel frattempo, Toscani tranquillizza anche la popolazione: l’installazione di depuratori sarà a basso impatto ambientale. Resta da capire quando giungerà un accordo e quando si procederà davvero con i lavori.