La Lega Nord fa la voce grossa per i depuratori di Valle
di Redazione

Nei giorni scorsi la sezione locale del Carroccio coordinata da Matteo Micheli ha fatto quadrato insieme ai propri vertici attorno alla questione depurazione, puntando il dito contro le prese di posizione del sindaco di Villa Carcina e sulla gestione adottata da Asvt

 
La Lega Nord non ci sta, non considera neppure lontanamente l'ipotesi che il depuratore in Valtrompia non venga realizzato. Argomento quello del collettore molto acceso e importante nelle ultime settimane e la Lega Nord, riunita al gran completo, alza la voce a difesa dell’opera che “deve essere fatta senza se e senza ma”.
 
Presenti tutti i dirigenti triumplini con i segretari di sezione zonali più interessati per il tracciato dell'opera, la circoscrizione della Lega Nord Valtrompia, coordinata da Matteo Micheli, con il suo segretario provinciale Fabio Rolfi, fanno quadrato intorno a quest'opera che considerano vitale e fondamentale per la sopravvivenza e il rilancio stesso della Valle.
 
Dello stesso avviso anche l’assessore provinciale Aristide Peli e il sindaco di Polaveno Fabio Peli, il capogruppo saretino in consiglio provinciale Stefano Borghesi con il suo collega di Marcheno Giampietro Dusina e i segretari leghisti delle sezioni di Sarezzo (Alessandro Belleri), Lumezzane (Joseph Facchini) e Villa Carcina (Gianleone Gnali e Mario Tabeni).
 
Un trinciante comunicato stampa che mette in chiaro la posizione del partito sulla questione della depurazione in Valle.
 
Senza depuratore la Valtrompia è condannata all'isolamento e a non fare quel salto di qualità di cui ha bisogno e che merita. Un’opera prioritaria da fare nel rispetto di ogni singola realtà locale ma senza alcun veto o diktat da parte di qualcuno. Vanno certamente superati egoismi, invidie o gelosie tra comuni, cercando di dimostrare una certa maturità che forse fino ad oggi non si è avuta, e anche per questo si attende questa realizzazione da troppi anni.
 
La Lega Nord attacca senza giri di parole il sindaco Giraudini di Villa Carcina che con il suo atteggiamento di grande irresponsabilità rischia di far affossare quest’opera e di far sfilare questo investimento di ben 23 milioni di euro messo a disposizione dall’Ato provinciale.
 
Ci si riferisce alla presa di posizione del primo cittadino del Pdl circa la presenza sul territorio di Villa Carcina di un depuratore; Giraudini si era lamentato di non avere un ruolo da protagonista nel progetto e aveva minacciato di far saltare l’opera.
 
Irresponsabile, atteggiamento non maturo, istintivo, non razionale e ci auguriamo quindi che Giraudini ci ripensi e torni sui binari giusti, perché c’è in gioco l’intera Valtrompia e il suo sviluppo.
 
Il segretario di Lumezzane Facchini interviene sulla questione e rilancia candidando il paese di Lumezzane a ospitare questo depuratore se ci fosse la fattibilità. Parlo a nome della Lega Nord di Lumezzane, dell’amministrazione e anche da parte del sindaco Silverio Vivenzi, che sulla partita ha dato la piena disponibilità; per noi infatti sarebbe un prestigio poterlo avere nel paese da sempre più industriale e con un quantitativo di aziende e operosità davvero imponenti.
 
La Lega Nord non si ferma e attacca anche il vertice di Asvt - braccio operativo per la realizzazione dell’opera - con il suo presidente Diego Toscani, reo secondo i rappresentanti triumplini del Carroccio di non avere ancora le idee chiare sui siti ma soprattutto per l’assoluta mancanza di coordinamento con i sindaci della valle. La latitanza del presidente Toscani sulla vicenda è davvero imbarazzante e i suoi ritardi nel portare avanti i progetti (oltre al non realizzato coordinamento con i sindaci) rischia di far accantonare l’opera del depuratore di Valtrompia.
 
L'Ato provinciale nei giorni scorsi aveva sollecitato proprio Asvt ad avere un maggiore ruolo da protagonista e l’accusa della Lega vuole essere un sollecito costruttivo a favore dell’opera, ma anche un monito perché ognuno si assuma le proprie responsabilità; il richiamo dell'Ato è la conferma che Asvt deve svegliarsi e accelerare sui lavori.
 
Molto celere e senza pensarci due volte, però, Asvt lo è stata nell'addebitare ai cittadini bollette salate con importi decisamente maggiorati. I cittadini triumplini hanno potuto solo subire passivamente la mannaia di Toscani che poteva dilazionare tali importi ma è prevalsa la logica della cassa tutto e subito. Nelle ultime settimane infatti Asvt ha inviato a tutte le famiglie una bolletta più salata del dovuto a causa del conguaglio dei canoni di depurazione e fognatura delle acque scaricate relativo al periodo che va dal primo gennaio 2009 al 20 settembre 2010. Decisioni definitive si aspettano entro fine mese.