I bambini di Sarezzo e le radici del proprio paese
di Andrea Alesci

Si è concluso con successo anche quest'anno il programma di iniziative messo in campo dai Servizi di comunicazione con i bambini delle elementari del territorio, che hanno sviluppato progetti su identità e geografia

 
Si è speso anche quest’anno con passione e impegno a favore delle scuole elementari il Servizio di comunicazione del Comune di Sarezzo.
 
Impegno profuso nelle iniziative di educazione alla cittadinanza, fondamentale per sviluppare nei giovani le conoscenze, le competenze e i valori necessari a impegnarsi attivamente nella società.
 
“Il programma delle visite, distinto per classi – spiega l’assessore all’Istruzione, Valentina Pedrali – è stato come sempre finalizzato a conoscere funzioni e compiti del Comune collegati all’attività didattica, con il coinvolgimento di circa 500 alunni appartenenti a tutti i plessi del territorio: Sarezzo, Zanano, Ponte Zanano e scuola paritaria Chizzolini”.
 
Per la seconda elementare è stata messa in atto una visita degli uffici demografici propedeutica al programma di storia, portando così i bambini a riflettere sulla propria identità e sui rapporti con le altre persone, prime fra tutte quelle appartenenti alla propria famiglia.
 
“Capire che ogni bambino – prosegue l’assessore Pedrali – ha un nome e un cognome che lo distingue dagli altri e serve a identificarlo come appartenente a un gruppo che porta lo stesso cognome: la famiglia. Comprendere l’importanza dei documenti. La propria storia personale si può ricostruire con le testimonianze orali, ma i documenti possono aiutare a ricavare informazioni importanti”.
 
Attraverso la visita agli uffici demografici si è ricostruita così la storia della nascita di ogni bambino e si sono fissati i passaggi fondamentali della sua vita. Un’iniziativa che per la terza elementare è consistita invece nella visita all’ufficio tecnico in funzione del programma di geografia.
 
“I bambini – spiega Valentina Pedrali – si sono messi qui a osservare le mappe di quartieri (scuola, casa, oratorio) vissuti quotidianamente, Leggendo semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche, facendo uso della legenda e conoscendo l’idrografia del comune attraverso la lettura di cartine. E poi la parte pratica con la quale i bambini hanno costruito una cartina rudimentale, inserendovi quanto appreso nella parte teorica della visita”.
 
Un’iniziativa ben riuscita e importante per offrire anche ai più piccoli quell’appartenenza al proprio paese che da grandi non dovranno dimenticare. Nell’iniziativa sono poi state coinvolte anche quarte e quinte elementari: nei prossimi giorni il resoconto anche delle loro attività.