Gardone: all'asta il palazzo ex Enel e altre proprietà comunali
di Erregi

Base d'asta 420 mila euro per un palazzo con ottime pertinenze e potenzialità enormi. Ma questa è solo una delle molte proprietà che il Comune intende alienare nell'arco dell'anno

 
Nella lista dei lotti da alienare molte sono le voci: in totale saranno 9 le proprietà comunali a finire all’asta per fare cassa. Il Comune intende ricavare dalla vendita più di 800mila euro, grazie anche a qualche asso nella manica come, appunto, la palazzina che ospitava l’Enel.
 
Oltre ad essa, le aste pubbliche riguarderanno alcune aree verdi che, come previsto dal nuovo Pgt diverrano, dopo il cambio di destinazione d’uso, edificabili e potranno divenire ambiti residenziali di un certo livello o verde privato.
 
Considerando, però, che il periodo non è dei migliori nemmeno per le tasche dei cittadini, oltre che per quelle comunali, le basi d’asta non saranno stratosferiche: il minimo, per questi terreni, è di 6.120 euro per uno spazio in via Madonnina, e il massimo raggiunto sono i 17.940 per uno spazio nella stessa via.
 
Si continua, poi, con un ritaglio di bosco di via Bersai: 900 metri quadrati la cui base di vendità è di 10.800 euro. A fare la diferenza, però, saranno soprattutto due voci della lista: oltre ai 420 ila euro almeno che l’amministrazione spera di ottenere con la palazzina ex Enel, ci sono altre due aree edificabili sul piatto.
 
La prima, con base d’asta di 150mila euro, raggiunge gli 880 metri quadrati e si trova in via Raffaello e la seconda, di 600 metri quadrati e collocata in via Giusti, parte da una base di 130mila euro e vi sarà òa possibilità di una deroga di distanza stradale fino ai due metri.
 
E questo è solo il programma del 2012: nell’arco del triennio, però, a Gardone saranno anche altre le proprietà da alienare come, ad esempio, l’ufficio postale della frazione di Magno che funge anche da ambulatorio e sala civica.
 
Si guadagnerà anche con la vendita di una tomba di famiglia nel cimitero della frazione di Inzino e con l’alienazione di un’area produttiva ed altre aree verdi per racimolare altri 380mila euro. Non resta, ora, che attendere e vedere se, effettivamente, le proposte sul piatto ricevano l’interesse sperato.