I surfisti di Caregno: un successo che dilaga
di Erregi

Nata come un'avventura, quella del "Valtrompia Park" di Caregno, dedicato al mountainboard, prende sempre più piede tra i giovani, incuriositi da questa nuova disciplina e appoggiati dai volontari

 
C’è di che essere soddisfatti: i circa 15 ragazzi che lo scorso anno hanno intrapreso il percorso che ha portato alla creazione sia del Valtrompia Park che dell’Associazione Mountainboard Brescia, si ritrovano, oggi, con 35 tesserati effettivi e, nel loro augurio, molti altri in arrivo.
 
Grazie al sostegno dell’amministrazione comunale di Gardone, che ha concesso ai ragazzi dei prati adiacenti alla Casa Vacanze “Lo Stallino”, anch’essa di proprietà comunale, i “surfisti” di Caregno hanno lavorato sodo per installare le attrezzature necessarie alle diverse evoluzioni della disciplina fino a raggiungere un buon livello di difficoltà.
 
E questo livello è stato sufficiente a soddisfare tutti i partecipanti alla gara di campionato nazionale tenutasi lo scorso anno, ospitata proprio nello spazio triumplino che, ora, anche e soprattutto attraverso il passaparola tra appassionati e via Facebook, vede di continuo nuovi curiosi visitatori.
 
“Per questo motivo - racconta uno dei ragazzi dell’associazione, Davide Zanelli - abbiamo acquistato, autofinanziandoci, nuove tavole e protezioni da fornire a quanti vogliono cimentarsi con questo sport, perché possano farlo in sicurezza e sentirsi a proprio agio”.
 
Il prossimo progetto, però, quello che li vede più impegnati ed entusiasti, è quello che coinvolgerà lo stesso Zanelli insieme a Zakaria Lingane, Marco Ribola e Giulio Bernardelli, tutti in attesa dei corsi ufficiali del CONI per diventare maestri e ampliare il giro del Valtrompia Park.
 
“Per ora offriamo prove libere e gratuite - raccontano - e ci limitiamo a fornire dritte e consigli, ma ci è già stato proposto di collaborare con scuole e grest, progetto che ci piacerebbe portare a termine, ma non ora: ci vuole organizzazione e vogliamo fare le cose per bene”.
 
Nel frattempo il lavoro non manca, però: la convenzione con il Comune, infatti, prevede che la manutenzione del terreno sia a carico dell’associazione, che si occupa di falciare l’erba e mantenere tutto in ordine, collaborando anche con i gestori dello Stallino.
 
“E contemporaneamente - conclude Zanellisiamo impegnati con i ragazzi dello Spazio Giovani Piastra Pendolina, del Comune di Brescia, che verranno al nostro park per una visita didattica e per le prove libere. Speriamo che siano i primi di una lunga serie e presto, brevetti da maestro in tasca, la nostra realtà ancora poco conosciuta, potrà davvero decollare”.
 
Ingrediente fondamentale, ricorda Zanelli, è la passione, la voglia di fare: ciò che permette a Mountainboard Brescia di esistere è l’impegno, il volontariato, gli autofinanziamenti, il sogno da realizzare e che, almeno in parte, già è realtà.