Un tavolo tecnico per curare le scuole valgobbine
di Luigi Zanardelli

Una riforma regionale del sistema e il calo delle nascite alla base dell'ipotesi di accorpare San Sebastiano a Pieve e Sant'Apollonio in un incontro pubblico tenutosi la scorsa settimana al teatro Odeon

 
Cammina con qualche stento la scuola dell’obbligo lumezzanese, fiaccata da una riorganizzazione di marca regionale e a un calo di nascite che minaccia future chiusure degli istituti (“Montessori” della Pieve docet).
 
Una questione molto delicata che la scorsa settimana è stata affrontata in un incontro pubblico presso il teatro Odeon, con la presenza anche di Maria Rosa Raimondi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
 
Un incontro che ha fatto perno sul tavolo tecnico costituito tre anni fa per discutere dei problemi scolastici valgobbini e del quale fanno parte i presidi degli istituti (Maria Caccagni per Sant’Apollonio, Francesco Vassalini per Pieve e San Sebastiano, Riccardo Nember per gli asili privati, Mauro Zoli per l’istituto “Moretti”), l’assessore alla Cultura Lucio Facchinetti e il dirigente comunale Laura Staffoni.
 
Un tavolo tecnico dal quale è emerso chiaramente come dall’anno scolastico 2013/2014 si sia pensato di accorpare San Sebastiano in parte alla Pieve e in parte a Sant’Apollonio, riducendo gli istituti comprensivi da tre a due.
 
Una decisione che per ora rimane entro i confini dell’ipotesi e che di qui a un anno potrà essere vagliata con la dovuta attenzione nell’ottica di ridimensionamento voluta dalla riforma regionale.