La turbina eolica in funzione a San Bernardo
di Andrea Alesci

Giovedì mattina l'aggancio della turbina eolica al palo montato sotto la chiesetta di San Bernardo e stamattina l'inaugurazione ufficiale del progetto realizzato da sette ragazzi dell'Ipsia "Moretti" di Lumezzane

 
È giunto il momento di prender vento per la turbina eolica realizzata da sette ragazzi dell’Ipsia “Moretti” di Lumezzane.
 
Un progetto che i ragazzi hanno cominciato l’anno scorso, al quarto anno di scuola e terminato quest’anno tra una lezione e l’altra, definendo gli ultimi dettagli e completando anche lo studio teorico sulle fonti rinnovabili.
 
Così, da oggi svetta su un versante del Monte San Bernardo sotto l’omonima chiesetta questa piccola turbina eolica uscita dalle mani di sette giovani lumezzanesi e sotto l’attenta regia di un pool di professori: l’ideatore e professore di Tecnologia Vincenzo Antedoro, il professor Antonio Albero (Tecnologia, parte pratica), l’assistente tecnico Carmine Arciuolo e l’ingegner Carlo Scarpello che ne ha seguito la parte prettamente elettrica.
 
“Siamo molto contenti del lavoro portato a termine – dice il professor Antedoro –, specie per i ragazzi che si sono spesi con dedizione e passione. Ora la turbina è montata e andrà ad alimentare una piccola batteria, ma per il futuro vedremo se sarà possibile installare un anemometro per verificarne il rendimento. Oltre che ai ragazzi, il ringraziamento va agli altri insegnanti, al Comune che ci ha supportato nella posa di una piastra e un palo sul quale è montata la turbina e a due ditte valgobbine che hanno creduto nel progetto e ci hanno sostenuto sin dall’inizio: la Ubf dei fratelli Bregoli e la Lometril, con sede a Monticelli Brusati ma gestita da imprenditori lumezzanesi”.
 
Un progetto che è servito ai ragazzi anche per la preparazione agli esami di maturità, con la redazione di una puntuale e dettagliata tesina sulla turbina eolica e sull’utilizzo e il beneficio in generale di impianti di produzione d’energia tramite fonti rinnovabili.
 
Alberto Bregoli, Andrea Seccardelli, Stefano Segala, Stefano Romeo, Simone Merigo, Simone Bossini, Paolo Ghidoni: questi sono i nomi di una classe piccola ma produttiva, che ha saputo sfruttare le competenze acquisite e i cui componenti già da settembre sono pronti a metterle a frutto in progetto lavorativi concreti.
 
“Questo progetto – aggiunge il professor Vincenzo Antedoro – ha impegnato i ragazzi in un lavoro pratico come altri (vedi la costruzione di un monopatttino esposto a scuola), che speriamo possa servire anche a rilanciare gli indirizzi meccanici presenti presso l’istituto di Lumezzane. Un segno per scongiurare il recente fenomeno di migrazione dei ragazzi, che ultimamente preferiscono andare verso Gardone o in città pur scegliendo indirizzi presenti anche all’interno di scuole del loro territorio”. Anche e soprattutto questo è fare scuola.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la turbina eolica in posizione con studenti e insegnanti in posa, il momento in cui il palo viene tirato giù per issare la turbina, due fasi del posizionamento.