Il «Mare al mattino» degli studenti di Lumezzane
di Andrea Alesci

Stasera alle ore 21 e domani alle ore 10 al teatro Lux alcuni ragazzi e ragazze dell'istituto "F. Moretti" di Lumezzane porteranno in scena il romanzo della scrittrice nata a Dublino, grazie alla regia di Pietro Arrigoni

 
Sono i ragazzi dell’istituto “F. Moretti” di Lumezzane a salire stasera (ore 21) e domani (ore 10) sul palco del teatro Lux non più come studenti ma come attori di un progetto condotto in questi mesi dal regista Pietro Arrigoni.
 
“Mare al mattino” è il titolo dello spettacolo che andrà in scena nel doppio appuntamento valgobbino, tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini e rappresentato in unico atto di un’ora.
 
Paolo Guidese Nicola Sanzogni Luca Comincioli Irene Salvi Giovanni Sgrò Gaetano Arciuolo Simone Campana Fabiana Gobbi Claudia Pintossi Nicolas Sterni Miriam Jraidi sono i nomi dei giovani teatranti che, insieme alle danzatrici Butho Manuela Torriani, Benedetta Merlini e Michela Olivari daranno quella terza dimensione alle pagine della scrittrice Mazzantini.
 
Una rappresentzione che farà diventare quasi tangibile il piccolo Farid in fuga da una guerra e del piccolo Vito, che si misura da sempre con la storia della sua famiglia, cacciata da Tripoli per ritrovarsi in un'Italia immemore e ingrata. A unirli, un viaggio crudele ma necessario, come possono esserlo le speranze o i ricordi.
 
“C’è un tratto di mare che è ponte e confine tra due Paesi – raccontil regista Pietro Arrigoni –, tra Libia e Italia. Farid lo vede per la prima volta la notte che fugge dalla sua casa ai confini del deserto, lasciandosi alle spalle la gazzella che mangiava dalle sue mani. Vito, dalla Sicilia, guarda quello stesso mare come una discarica di avanzi e di barche mai arrivate. Ne raccoglie le grida, ne conserva le tracce. Sono pezzi di memoria: la sua, quella di Farid e di tutti quelli che saranno i suoi e i nostri figli".
 
"E poi ci sono le madri - prosegue Arrigoni -. Angelina, che di quel mare ha lo stesso sguardo azzurro, la stessa calma, e dentro la tempesta. E Jamila, che spera di veder morire suo figlio prima di lei per non lasciarlo morire da solo – e dire che quel viaggio doveva durare quanto una ninna nanna. C’è tutta la gente che ha sognato una terra facile, senza armi. Una benedizione. Non sapeva che fosse senza fine, che gridasse da tutte le parti”.
 
Una storia controversa, quella che unisce l’Italia e la Libia. Dagli italiani spinti in Africa dal fascismo alla cacciata dei tripolini nel 1970, fino alle migrazioni imposte da una guerra ancora in corso, con la scrittrice che nella sua opera dà voce a chi è sempre costretto a lasciare, perdere, rinunciare, a volte in cambio di niente.
 
Una favola viva e pulsante, capace di trasformare il dolore in letteratura. L’appuntamento con “Mare al mattino” è per stasera alle ore 21 al teatro Lux di Lumezzane (e in replica domani alle ore 10). Ingresso libero.

Nelle foto: quattro scatti dello spettacolo.