Un servizio mensa a km zero
di Luigi Zanardelli

Dal prossimo anno scolastico due primarie e due scuole materne pubbliche di Lumezzane usufruiranno di cibi provenienti dai territori vicini, così come faranno anche Gardone e Marcheno. Abbandonate anche le stoviglie di plastica

 
Le mense scolastiche di Lumezzane diventeranno tavole a chilometri zero. Un servizio che dal prossimo anno vedrà scuole materne ed elementari pubbliche servire ai bambini anche prodotti che provengono dai territori vicini, così come faranno anche a Gardone e Marcheno.
 
Un’innovazione che riguarderà primaria e asilo di Fontana, primaria della Pieve e asilo di San Sebastiano, con una gara d’appalto che sarà definita con precisione nel corso di questo mese di giugno.
 
Il progetto pronto a partire in Valgobbia porterà un cambiamento non solo per i cibi, ma anche per posate e stoviglie con l’abbandono di quelle di plastica in favore di altre che possano durare nel tempo.
 
Di fatto, i pasti giornalieri saliranno da 200 a 800, riuscendo così a tenere bassi i costi sostenuti dalle singole famiglie, con il prezzo che rimarrà fisso ai 6 euro per giorno.