Decine e decine di mucche e una domenica interamente dedicata a loro, con centinaia di persone ad ammirarle e allevatori di ogni località triumplina, tutti riunitisi a San Colmbano per celebrare la razza bovina conosciuta come “Bruna Alpina”, madre del latte che da vita al Nostrano Valtrompia.

 

Ad ufficializzare la rassegna c’era, poi, la presenza di Daniele Galbardi, giudice provinciale dell’Associazione Provinciale Allevatori che ha stilato la graduatoria dei diversi esemplari dopo averli suddivisi in sottocategorie, considerando anche la loro capacità di produzione del latte.

 

L’occasione, poi, come previsto, è stata perfetta per festeggiare il traguardo della Denominazione di Origine Protetta, recentemente raggiunto dal Nostrano Valtrompia, prodotto, appunto, dalla lavorazione del latte bruno.

 

Quella di domenica, però, non è stata una giornata affascinante solo per chi è poco abituato a “spettacoli bovini”, ma anche per gli addetti ai lavori, che hanno potuto ricevere consigli e indicazioni valide per quanto riguarda il nutrimento e il mantenimento delle brune.

 

Per chiudere in bellezza la giornata, come promesso, è arrivato puntuale il riconoscimento per l’allevatore più giovane e per quello più anziano …e cos’altro poteva essere se non un campanaccio?