Anche a Marcheno lotte sull'Imu
di Erregi

L'amministrazione comunale si vede costretta a raddoppiare le aliquote di base rispetto alla vecchia Ici, ma le minoranze protestano. L'aliquota sulla prima casa dal 4 al 5 per mille, per gli altri immobili si sale al 10 per mille

 
Un’approvazione, quella del regolamento sulla nuova imposta municipale, che giunge con  il solo voto di maggioranza date le riserve e le mozioni contrarie di Lega e “Insieme per Marcheno”, che bocciano l’introduzione dell’Imu che, di fatto, non solo ripristina nella sostanza l’Ici, ma ne raddoppia le entrate.
 
Questo si tradurrà, com’è ovvio che sia, in un maggiore sforzo da parte dei contribuenti che vedranno aumentare l’aliquota sulla prima casa dal 4 al 5 per mille e quella sulla seconda o sugli altri immobili dal 7-6 al 10 per mille. Come stare sereni?
 
Guardando ai numeri, le entrate, confrontate con quelle del 2011 si impenneranno da 627mila euro a un milione e 400mila euro, di cui 485 mila destinati allo Stato. Le minoranze si dimostrano preoccupate per la popolazione già fiaccata dalla crisi economica, specie se si parla di fasce deboli, ma l’amministrazione risponde che quanto fatto era necessario.
 
Questo succede a causa della mancanza di trasferimenti da parte dello Stato che di fatto, come già altre amministrazioni hanno dichiarato una volta di fronte alla questione Imu, lascia ai comuni il lavoro sporco di esattore.
 
Anche l’aliquota Irpef sale allo 0,4% raccogliendo, ancora una volta, la disapprovazione delle minoranze, espressa con voti contrati o astensioni. Non saranno tempi difficili per le realtà comunali, triumpline e non, e torna, costante, il ritornello che invita al sacrificio.