Si snelliscono le pratiche all'Anagrafe
di Redazione

Per effetto del cambio di normativa effettuato con il Decreto legge del 9 febbraio 2012, dallo scorso 9 maggio i trasferimenti di residenza da o per l'estero verranno sbrigati in un tempo massimo di due giorni lavorativi

 
Niente più file all’ufficio Anagrafe dallo scorso 9 maggio, in ottemperanza al Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in legge 4 aprile 2012, n. 35 recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”; all’ art. 5 prevede sostanziali modifiche della normativa anagrafica in materia di trasferimenti di residenza, variazioni di indirizzo all’interno del comune e trasferimenti da o per l’estero.
 
In sostanza, rispetto alle disposizioni precedenti, il cui iter burocratico comportava dei tempi di attesa piuttosto lunghi per ottenere la definizione del procedimento, con l’entrata in vigore della normativa di cui sopra l’ufficiale d’anagrafe che riceve la dichiarazione di trasferimento di residenza o di variazione di indirizzo all’interno del comune, provvederà alla registrazione della pratica entro due giorni lavorativi; ne consegue che il cittadino, nel termine indicato, potrà ottenere la certificazione relativa alla nuova residenza.
 
Comunque nei 45 giorni successivi alla presentazione della richiesta, l’ufficiale d’anagrafe predisporrà gli accertamenti di verifica dei requisiti, attraverso gli appartenenti all’ufficio di Polizia locale.
 
In caso di esito negativo di tali accertamenti, ovvero di verificata assenza dei requisiti, verrà ripristinata la posizione anagrafica precedente, conseguentemente alla decadenza dei benefici acquisiti per effetto della dichiarazione resa; sarà inoltre segnalato il rilievo penale della dichiarazione mendace alle Autorità di pubblica sicurezza  per i dovuti adempimenti, così come previsto dagli artt. 75 e 76 del DPR 445/200.
 
In caso di esito positivo, l’iscrizione  o la variazione di indirizzo, si intendono confermate.