Accorato ricordo per i caduti nella battaglia del Sonclino
di Luigi Zanardelli

Domenica mattina la pioggia non ha fermato la gente nella salita verso la chiesetta di Campo del Gallo, dove si è tenuta la cerimonia in onore dei caduti della 112a Brigata Garibaldi durante lo scontro con i nazifascisti il 19 aprile 1945

 
Nemmeno le intemperie hanno fermato ieri le numerose persone che in mattinata hanno voluto salire alla Corna Sonclino, sui monti che stanno sopra Lumezzane per ricordare un episodio che è pietra miliare del nostro passato di italiani e triumplini: la battaglia del Sonclino.
 
Era il 19 aprile 1945 quando la 122a Brigata Garibaldi affrontò quattrocento repubblichini e tedeschi proprio su quei monti che stanno tra Lumezzane, Marcheno, Gardone e Sarezzo. Contro nazisti e Brigate nere armate fino ai denti c’erano ottanta uomini e una mitragliatrice, che seppero resistere, costringendo i nemici all’estrema mossa di dare fuoco al crinale dov’erano confinati i partigiani: 18 di essi vennero catturati e poi trucidati.
 
Così, nella piovosa mattinata di ieri c’è stato il tradizionale omaggio al cippo celebrativo e la cerimonia ufficiale alla chiesetta di Campo del Gallo, che accanto all’ingresso ricorda con una lapide i nomi di sei partigiani della 122a Brigata Garibaldi uccisi dalle truppe nazifasciste.
 
Un ricordo poi rinnovato nella S. Messa celebrata da don Andrea Marini e dal pensiero rivolto ai caduti della Resistenza da parte del presidente provinciale Anpi Marco Fenaroli e dal sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la chiesetta di Campo del Gallo da lontano, uno scatto della cerimonia di domenica, il monumento celebrativo.