Un libro sulle bande musicali gardonesi
di Andrea Alesci

L'associazione Valtrompiacuore presieduta da Mario Mari e attivamente impegnata nella prevenzione della malattie cardiovascolari ha in preparazione un volume di natura storica scritto dallo studioso Franco Ghigini

 
Non solo prevenzione alle malattie cardiovascolari e prezioso punto di riferimento per l’ospedale di Gardone e tutta la Valtrompia, ma anche fucina di idee culturali.
 
Stiamo parlando dell’associazione Valtrompiacuore, che già da tempo ha in preparazione un volume dal provvisorio titolo “Quando suonavano strade e piazze”, volume dedicato alla storia gardonese e con pubblicazione prevista entro l’autunno di quest’anno.
 
Così, sulla scorta dei significativi riscontri ottenuti nel 2008 con “L’età dell’oro del calcio gardonese. Dagli anni Venti al 1967”, volume curato da Mario Mari e Mauro Abati e pubblicato nella collana editoriale della Comunità montana di Valle Trompia, l’associazione si è fatta promotrice e curatrice di questa nuova produzione editoriale.
 
Si tratta di un volume che intende ripercorrere la storia di bande, complessi mandolinistici, orchestrine e suonatori gardonesi nella prima metà del Novecento, steso da Franco Ghigini, studioso gardonese già autore nel 2007 del volume “I contadini dimenticati. Testimonianze sulla presenza contadina a Gardone V.T. nel Novecento”.
 
“Il libro – dice il presidente di Valtrompiacuore, Mario Mari – è dedicato alle molteplici esperienze musicali a Gardone nel secolo scorso, sino circa agli anni Sessanta. Alla fine dell’Ottocento e con particolare evidenza dall’inizio del Novecento si afferma in ambito popolare, in sintonia col rinnovarsi di istanze politiche e culturali, un’originale espressività musicale, diversa da quella genericamente definita etnica o tradizionale".
 
"Riferibile a un fenomeno denominato popolaresco, tale espressività si concretizza nel moltiplicarsi di esperienze associazionistiche (bande, fanfare, complessi mandolinistici, corali) e nel diffondersi di nuovi repertori e peculiari consuetudini esecutive che informano marcatamente la vita sociale. La ricerca e il volume intendono appunto documentare come questo interessante fenomeno si sia manifestato nel capoluogo triumplino”.
 
Un volume che porrà particolare attenzione ai sodalizi bandistici e mandolinistici d’inizio secolo e all’evoluzione della pratica musicale, nei decenni successivi sino al secondo dopoguerra, sia relativamente ai complessi strumentali che alla vivace presenza di suonatori popolari.
 
“Nel volume – prosegue Mario Mari –, opportunamente contestualizzate alle realtà bresciana e triumplina, si passeranno in rassegna le molteplici esperienze gardonesi: la gloriosa banda municipale d’origine ottocentesca e le bande cattolica e socialista; l’elegante presenza d’inizio secolo del ‘Club mandolinistico gardonese’; la normalizzazione della vita musicale e ricreativa sotto il controllo dell’Ond (Opera nazionale dopolavoro, ndr) durante il ventennio fascista; la dimenticata orchestra ‘Croce di Malta’; i tanti suonatori popolari che animano i teatri, i locali da ballo e le osterie sino agli anni Cinquanta. E un’appendice riservata al Corpo musicale gardonese ‘Cico Gottardi’ (foto 3) e all’Orchestra di mandolini e chitarre ‘Il Plettro’ (foto 4) sodalizi musicali il cui impegno odierno si pone in ideale continuità con le ragioni dell’associazionismo musicale d’inizio Novecento”.
 
Un libro che il curatore editoriale Mario Mari e l’autore Franco Ghigini vogliono sia frutto di una ricerca aperta e condivisa e che, accanto ai riscontri bibliografici e archivistici, vengano valorizzate le testimonianze dei gardonesi circa la vita musicale del paese nella prima metà del secolo scorso: le bande, le orchestrine, i suonatori popolari, taluni avvenimenti musicali memorabili o semplicemente curiosi, ma anche altre occasioni culturali e ricreative, i teatri, i cinematografi.
 
L’invito è quindi a contattare Mario Mari (tel. 030 8912382, e-mail info@valtrompiacuore.it) o Franco Ghigini (tel. 030 8913839, e-mail f.ghigini@alice.it) per condividere ricordi, racconti e testimonianze.
 
Una richiesta particolare è rivolta a coloro che posseggono, nelle proprie raccolte familiari, fotografie storiche che documentino suonatori e consuetudini musicali e ricreative gardonesi, affinché ne rendano possibile la consultazione e l’eventuale pubblicazione.