«Li Romani in Russia» secondo Simone Cristicchi
di Vanessa Maggi

Stasera alle 20.30 al S. Faustino di Sarezzo va in scena lo spettacolo che il cantante romano ha tratto dall'omonimo libro di Elia Marcelli, uno dei reduci tornati dalla tragica Campagna di Russia

 
Stasera arriva in Valle Simone Cristicchi, protagonista con lo spettacolo “Li Romani in Russia. Racconto di una guerra a Millanta mila Miglia” tratto dall’omonimo poema in versi di Elia Marcelli, tutto all’interno della rasssegna "Proposta ‘12” di Treatro terrediconfine.
 
“Si tratta di un monologo dal forte impatto emotivo – spiega il cantante romano –, che racconta la tragica campagna di Russia del 1941-43 attraverso la voce di chi l’ha vissuta in prima persona, come in un ideale incontro tra il mondo delle borgate di Pasolini e le opere di Rigoni Stern e Bedeschi”.
 
Uno spettacolo che comincerà alle ore 21 al teatro S. Faustino di Sarezzo, per un teatro “civile” che non dimentica la lezione dei grandi esponenti del teatro di narrazione (Paolini, Celestini, Perrotta), ma si presenta “nuovo”, soprattutto nella forma, utilizzando la metrica dell’Ottava classica (quella delle grandi opere dell’epica) e il dialetto romanesco (la lingua del Belli), a rendere il racconto ancora più schietto e veritiero.
 
Il risultato è un affresco epico che non omette particolari crudi e rimossi dalla storia ufficiale (il luogo comune degli ‘italiani brava gente’), e che diviene quanto mai attuale in un’epoca di bombe intelligenti e guerre umanitarie. Simone Cristicchi, attore naturale e credibile, interpreta una nutrita galleria di grotteschi personaggi, raccontando con passione e coinvolgimento questa tragica epopea, in un monologo ‘corale’ in cui trovano spazio anche momenti ironici e divertenti.
 
Sul palcoscenico le disavventure di un gruppo di giovanissimi soldati della Divisione Torino, spediti a morire da Mussolini nella famigerata Campagna di Russia (1941-1943), l'episodio più drammatico vissuto dall'esercito italiano nella seconda guerra mondiale.
 
Quella che la propaganda fascista presentava come una ‘passeggiata’ si trasforma presto in tragedia: armi, abbigliamento e viveri insufficienti, inadeguati, ridicoli. Un esercito di straccioni e sbandati a cui rimangono solo fame, freddo, paura e il sapore di una disfatta: partono 220.000 ragazzi; sulla strada del ritorno dalla Russia ne resteranno circa 90.000.
 
Elia Marcelli è tra i pochi reduci che riportano a casa il dolore, la rabbia, e il dovere di testimoniare la sua scomoda verità, raccontando passo passo la spedizione: la retorica religiosa della guerra giusta, l'addio a Roma, il lungo viaggio a piedi, i combattimenti, l'arrivo del Generale Inverno, il nemico; la solidarietà del popolo russo e l'egoismo assoluto dei soldati che rende l'uomo simile alla bestia; il rispetto del proprio dovere, la ritirata, la disfatta; la morte.
 
Un capitolo della storia che ci riguarda. Oggi come ieri. Appuntamento stasera alle ore 21 al teatro S. Faustino di Sarezzo. Ingresso 5 euro. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Simone Cristicchi in scena, la copertina del libro da cui è tratto lo spettacolo, Elia Marcelli al tempo della Campagna di Russia.