Gli affreschi nascosti nella chiesa di San Rocco
di Andrea Alesci

Durante i lavori di restauro nell'edificio religioso di Bovezzo è emerso un affresco a tappezzeria all'interno della cappella cinquecentesca inglobata nella chiesa, che sarà pronta per la festa del 16 agosto

 
Una sorprendente notizia affiora dal tempo conservato nelle pareti dell’ottocentesca chiesetta di San Rocco a Bovezzo.
 
Una chiesa che al suo interno contiene una cappella del XVI secolo, incredibilmente rivelatasi più lunga di quanto sinora stimato. Una sezione in più venuta alla luce durante i recenti lavori di sistemazione della zoccolatura che il tempo e le infiltrazioni di umidità avevano danneggiato.
 
Già in passato si erano effettuati ricerche all’interno della cinquecentesca cappella, ma ora i mattoni e l’intonacatura si sono dimostrati assolutamente identici a quelli dell’originale edicola, all’interno della quale sono raffigurati San Rocco, la Madonna e i santi Giovanni e  Sebastiano stretti attorno al Crocifisso.
 
Sorpresa che si è aggiunta a sorpresa quando il restauro a una delle pareti laterali della cappella ha rivelato, al di sotto dello strato di intonaco, un affresco a tappezzeria di grandi dimensioni.
 
Una scoperta fatta dallo studio “Abeni – Guerra” di Brescia, che stanno effettuando i lavori di restauro per riportare all’antico splendore l’edificio di culto tanto caro ai bovezzesi. Infatti, la devozione a San Rocco risale proprio al XVI secolo, in seguito alla diffusione del colera che aveva causato 36 morti tra la popolazione.
 
“Originariamente – spiega la restauratrice Monica Abeni – la cappella era a sé stante e solo nell’anno 1836 diventò parte integrante della nuova chiesa. Abbiamo effettuato alcuni sondaggi esplorativi e ci sono ottime probabilità che anche sugli altri muri siano presenti affreschi che sono stati coperti nel corso del XX secolo. Si tratta, quindi, di una vera e propria occasione per indagare quale sia l’effettiva successione degli strati andati cumulandosi nel tempo e per condurre uno studio preciso su un’importante testimonianza religiosa nella storia di Bovezzo”.
 
Un intervento rilevante che prevede una spesa di circa 12mila euro, sostenuta dall’associazione “Sagra di San Rocco” presieduta da Martino Panati. “Siamo molto contenti di poter supportare un’opera del genere – dice il segretario dell’associazione, Giuseppe Perini –, forti anche del sostegno (2mila euro) datoci dalla Comunità montana di Valle Trompia, dal signor Piero Faini, dai vari sponsor e grazie al fervente aiuto dei volontari”.
 
Un edificio sacro che già nel 1997 aveva visto il restauro dell’affresco originario sito nella sacrestia della chiesa e la sistemazione del tetto.
 
Ora i lavori per il degrado della zoccolatura, la scoperta di una nuova parte di cappella e di un affresco nascosto e la richiesta a intervenire avanzata presso la Sovrintendenza ai Beni culturali.
 
Un’opera di restauro che sarà completata prima del 16 agosto, giorno dell’annuale ricorrenza di San Rocco.