Un viaggio tra ambientazioni, set, costumi e luoghi che hanno accompagnato la crescita di un’intera generazione dall’infanzia all’adolescenza: Potterland, a Watford Junctionun, un’ora e mezza da Londra permette al pubblico di entrare nella Sala Grande del Castello di Hogwarts, tante volte vista nei film o immaginata leggendo la saga.

 

Nell’itinerario della visita in questo surreale e magico “museo” è possibile anche entrare nell’ufficio di albus Silente o nella Sala Comune della Casa dei Grifondoro, così come si può osservare il piccolo sottoscala dove Harry Potter dormiva da ragazzino.

 

Ma il vero gran finale è rappresentato dalla passeggiata in Diagon Alley, la “via dello shopping” per maghi, con il negozio di Ollivander, costruttore di bacchette magiche. L’”Harry Potter Studio Tour” decisamente non deluderà gli appassionati.

 

Anche i costumi e gli oggetti di scena, come il fenomenale orologio di mamma Weasley che indica dove sono i suoi figli, al posto dell’ora, sono in esposizione, per contribuire a ricreare la magia delle ambientazioni, che a pochi giorni dall’apertura ufficiale al pubblico, hanno già fatto impazzire i “potteriani”.

 

Fino a giugno, infatti, tutti i fine settimana sono sold-out e nell’infrasettimanale, almeno per il prossimo mese non c’è un solo posto libero.

 

Emozionati anche gli interpreti dei film, che alla presentazione di Potterland hanno espresso la loro gioia nel rivedere il set e nel sapere che non andrà distrutto, bensì sarà aperto a tutti coloro che, insieme agli attori, si sono appassionati libro dopo libro ad una storia senza tempo, già paragonata a saghe come “Il Signore degli Anelli”.

 

I prezzi vanno dalle 28 sterline per gli adulti alle 21 per i bambini, alle 83 dell’offerta per tutta la famiglia, soldi spesi bene, a quanto dimostra l’enorme affluenza di questi primi giorni di Potterland e il pienone che si prospetta per i prossimi mesi.

 

Diventano realtà, almeno in parte, quindi, le parole di J.K Rowling, madre della saga, che aveva dichiarato che “Hogwarts sarà sempre qui per darti il bentornato a casa” e ora, i lettori, potranno vedere un luogo della loro infanzia, divenire luogo concreto.