Scatta «L'ora della Terra»
di Andrea Alesci

Stasera in oltre 350 città italiane, dalle 20.30 alle 21.30 palazzi,luoghi e monumenti simbolo verranno spenti, così come accadrà in altri 135 Paesi sparsi nel mondo, che aderiscono all'iniziativa del Wwf

 
Un’ora per lanciare un messaggio: il nostro pianeta è questo, curiamocene. Si tratta di “Earth Hour” (“L’ora della Terra”) e in Italia coinciderà con i sessanta minuti tra le 20.30 e le 21.30 di sabato 31 marzo.
 
Lanciata per la prima volta nel 2007 dal Wwf, l’iniziativa coinvolge quest’anno 135 Paesi in tutto il mondo, proponendosi di spegnere le luci di luoghi pubblici, palazzi, monumenti simbolo su tutto il globo e nello stesso momento per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni ad adottare un comportamento compatibile con l’ambiente.
 
Diffusosi negli anni grazie alla potente cassa di risonanza del web, l’evento ha coinvolto nel 2011 circa 2 miliardi di persone e 5.200 città. Un black-out indotto dei più importanti luoghi simbolo del pianeta: piazza Navona e il Colosseo a Roma, il Duomo di Milano, la Tour Eiffel a Parigi, Il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, il castello di Edimburgo, il London Eye di Londra, il ponte sul Bosforo, il grattacielo più alto di Pechino.
 
Un’ora di buio anche per tutti i cittadini che vogliano aderire all’iniziativa per dare un segno. Un segno di cambiamento che speriamo possa non rimanere isolato e schiavo della spettacolare ufficialità del momento.
 
Un segno cui basterebbe seguisse ogni giorno niente di più che un comportamento responsabile.