Un ultimo sforzo per il Camerun
di Erregi

Servivano 100 mila euro per completare il progetto del centro di educazione sanitaria, ma grazie all’impegno del Gruppo Missionario di Inzino di Gardone, ne mancano ora solo 24 mila

 
Un progetto portato avanti non solo in nome della solidarietà con i popoli meno fortunati, ma anche nel segno del ricordo delle sorelle Ninì e Cilì Tanfoglio, inzinesi doc e impegnate, a loro volta, nel sostegno al progetto e al Camerun.
 
Si moltiplicano gli sforzi di sensibilizzazione della gente al tema della salute nel terzo mondo e, anche attraverso la bancarella di Natale, si cerca di raccogliere offerte, ma anche solo fare breccia nella mentalità egoista di alcuni.
 
È difficile, in tempi in cui gli italiani per primi devono stringere la cinghia o, addirittura, faticano ad arrivare a fine mese, pensare alla beneficenza, ma la generosità è arrivata anche in periodi bui come questo, ed ha stupito per la sua forza.
 
A Natale del 2010, infatti, la cifra necessaria era di ben 100 mila euro, che sarebbero serviti al completamento del Centro di educazione sanitaria e sociale dedicato, appunto, alle due sorelle Tanfoglio, che avrebbe servito tutta la comunità di Zoetele così come quelle attorno, fornendo visite e cure mediche, ma anche una cisterna per la raccolta dell’acqua e lezioni di educazione alla salute ed all’igiene.
 
Oggi, invece, grazie alla caparbietà dei volontari e alla generosità degli inzinesi, sono stati già raccolti 76 mila euro, già inviati in Africa. I restanti 24 mila serviranno per la posa degli impianti elettrici ed idrici del centro e per rivestire la cisterna dell’acqua.
 
Per i generosi interessati a dare il proprio contribuito, è attivo il Conto Corrente 501388 presso la Banca della Valtrompia di Gardone Vt: causale “Progetto Camerun” e codice IBAN  IT61k0839 6545400000001388.

Nella foto: il momento della benedizione del terreno sul quale, oggi, sorge il Centro "Ninì e Cilì Tanfoglio".