Brescia e provincia: tragedie da record
di Erregi

Un record decisamente preoccupante, quello di Brescia, prima provincia d’Italia in quanto a morti sul lavoro, nonostante, rapportata alla densità di lavoratori sia, “solo” 34esima

 
Numeri che fanno pensare: sembra che il problema delle morti sul lavoro nella nostra provincia non solo non cali, ma sia addirittura il più alto d’Italia. Una magra consolazione giunge dalla proporzione tra soggetti occupati e morti bianche: pur considerando la densità della popolazione con un lavoro, a Brescia si rischia meno che in altre 33 province, ma restiamo, comunque, un po’ troppo in alto nella classifica.
 
Restano salde le normative di prevenzione e controlli per la sicurezza, ma questo tampona solo parzialmente il problema: basti pensare che nel 2010 Brescia era al terzo posto per numero di morti sul lavoro, con 17 decessi a fronte del dato nazionale di 526, cresciuti a 18 nel 2011.
 
Secondo indagini dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro, la Lombardia, nel 2011 è stata teatro di ben 72 decessi sul posto di lavoro, record seguito da Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Stando ai dati, poi, la stragrande maggioranza degli incidenti mortali sul lavoro avvengono di venerdì, proprio prima del fine settimana di riposo.
 
Il settore più a rischio rimane quello agricolo, nell’ambito del quale, insieme ai cantieri edili, si è verificato il 75% degli incidenti degli ultimi due anni. Altro dato che incide negativamente sui numeri è quello sui giovani e giovanissimi lavoratori che rischiano molto più di colleghi con maggiore esperienza e padronanza delle norme.
 
Sempre secondo i dati dell’Osservatorio, sembrano emergere certe somiglianze tra incidenti avvenuti a chilometri e chilometri di distanza, causati, più spesso di quanto non si pensi, dalla tutt’ora carente educazione alla sicurezza, qualcosa a cui molti lavoratori ancora non si sono abituati a pensare.