Se brüsa la ècia: tradizioni e appuntamenti per la Valle
di Erregi

Manifestazioni sparse praticamente in tutta la valle per il tradizionale rogo della Vecchia del Giovedì Grasso che, simbolicamente, brucia anche tutte le brutture della nostra vita

 
Una pausa dalle penitenze e dai classici “fioretti” quaresimali, che includono spesso il privarsi dei dolci e l’evitare accuratamente i peccati di gola, ma anche propositi più astratti, come i sempreverdi “mi comporterò meglio” o “dirò meno parolacce”: il Giovedì Grasso è l’occasione per mandare all’aria, solo per un giorno, le promesse fatte e rimpinzarsi di frittelle e dolci, per poi tornare a fare penitenza dal giorno dopo.
Appuntamenti praticamente in ogni parrocchia della Valle, questa sera, per dare fuoco alla Vecchia e, insieme a lei, a tutti i cattivi pensieri, i peccatucci, le cose negative che fanno parte della quotidianità. Per il divertimento di grandi e piccoli, le Vecchie della Valle sono, generalmente, imbottite di petardi, che scoppiano nel momento in cui le fiamme arrivano al corpo, di solito grassoccio, del pupazzo.
 
Dall’Alta Valle a Brescia, moltissime saranno le Vecchie al rogo e questi sono alcuni dei numerosi appuntamenti: a Bovegno la serata avrà avvio alle 20.30 presso il Campo Sportivo, a Marcheno, invece, il ritrovo è all’Oratorio, dove ci sarà spazio anche per la gola, con frittelle e dolci. a Brozzo, invece, un'originale Vecchia sulla bicicletta sembra voler attraversare la carreggiata (all'altezza del Bar "Cascata"), forse per fuggire dalle fiamme che l'aspettano in serata.
 
Anche l’Oratorio “San Giorgio” di Inzino, frazione di Gardone, offrirà il suo spettacolo con l’aggiunta dell’estrazione di ricchi premi della tradizionale Lotteria (primo premio un Tablet!) e non saranno da perdere nemmeno gli appuntamenti di Sarezzo e dei comuni della Bassa Valle. Sempre a Gardone, un'altra Vecchia verrà bruciata in piazza San Carlo alle 20.45, come da tradizione del Comitato "Acqualunga" in collborazione con "L'Aquilone". Il piccolo Comune di Brione, infine, non si tira indietro: alle 20, presso l'Oratorio Paolo VI, con l'aiuto dei giovani del paese, verrà bruciata la vecchia anche qui.
 
Un dato curioso su questa tradizione, ci viene raccontato proprio da una signora di Inzino: “Quando ero ragazzina, ricordo che mio nonno diceva a mia nonna, scherzando, di stare attenta e chiudersi in casa nei giorni che precedevano il rogo della Vecchia, perché correva il rischio di essere bruciata per sbaglio al posto del fantoccio".
 
"Io ci credevo - continua - e mi spaventavo sul serio, ma ho sempre amato molto questa manifestazione e continuo a parteciparvi, anche se, tra qualche anno, potrei correre lo stesso rischio che correva mia nonna!”.
 
Un evento vissuto con gioia, quindi, anche da chi non è più un ragazzino, ma che, non appena il fuoco prende il sopravvento sul pupazzo, rivive momenti dell’infanzia e della giovinezza che fa sempre piacere ricordare, anche se con un pizzico di malinconia.