Le lacrime di adulti e bambini con «Baby Don't Cry»
di Andrea Alesci

All'interno della "Proposta '12" di Treatro terrediconfine va in scena stasera alle ore 21 al teatro San Faustino di Sarezzo lo spettacolo della giovane e pluripremiata compagnia Babilonia Teatri

 
La giovane e pluripremiata compagnia Babilonia Teatri (vincitori del Premio Scenario 2007, del Premio Speciale Ubu 2009 e del Premio Ubu 2011 Migliore Novità Italiana) arriva stasera a Sarezzo con “Baby Don’t Cry”.
 
Inserito all’interno della rassegna “Proposta ‘12” di Treatro terrediconfine, lo spettacolo andrà in scena alle ore 21 al teatro San Faustino di via IV Novembre ed è frutto di un lavoro di ricerca diretto con i bambini di alcune scuole di Parma sul il tema del pianto affrontato con un linguaggio teatrale pop-rock, che è la cifra stilistica originale del gruppo veronese. Si parla dunque di lacrime.
 
Di come e perché si piange nelle diverse età della nostra vita. Il progetto è nato dalla voglia di affrontare un tema sul quale non si avesse la possibilità di porsi su un piano di superiorità rispetto ai bambini, ma di condivisione e confronto. Piangere è un’esperienza che appartiene a tutti, ma che nelle età della vita assume significati e valori diversi.
 
Ognuno può trovarsi rispecchiato in quel che vede e vivere lo spettacolo come un qualcosa che lo riguarda direttamente. Lo spettacolo procede per alternanze di momenti statici e momenti esplosivi, dove i punti di vista di adulti e bambini sembrano rispondersi a distanza.
 
Il tutto è pervaso da una dimensione di gioco e condivisione che si manifesta a volte attraverso l’uso che gli attori fanno del loro corpo e della loro voce sulla scena e altre volte dalla costruzione iperbolica e fantastica dei testi. Il pianto è ordinario e straordinario insieme.
 
È quotidiano ed eccezionale, è consuetudine e stupore. È disperazione e gioco, spesso è un ibrido dove è difficile scindere tristezza e gioia, necessità e capriccio, felicità e disperazione, realtà e immaginazione. Per restituire tutte le valenze che il piangere porta con sé senza fare in alcun modo una graduatoria delle ragioni migliori, si fa ricorso a tutti gli strumenti che il teatro offre: dalle luci alla musica, dalla voce al corpo, dalle parole ai suoni, dalla magia allo svelamento, dai simboli alla meraviglia. Il risultato è uno spettacolo che parla di bambini e con i bambini, ma che cerca di non trattarli come tali.
 
Appuntamento alle ore 21 al teatro San Faustino di Sarezzo. Ingresso 3 euro.