Un giornalista romanziere nei meandri thailandesi
di Andrea Alesci

Lui si chiama Mischa Berlinski ed è nato nel 1973 a New York e il libro "Romanzo sul campo" è la storia documentata di un'antropologa americana suicidatasi in un carcere della Thailandia

 
Ricco di esotismo e ironia, "Ricerca sul campo" rappresenta l’esordio letterario di un autore che con prosa  coinvolgente esplora temi come il desiderio, la morte, i tabù scientifici, religiosi e sessuali.
 
Quando il giovane giornalista Mischa Berlinski, protagonista e narratore della storia, decide di seguire la compagna in Thailandia per lavoro, immagina per sé un periodo di riposo, fatto di sporadiche corrispondenze giornalistiche e immersioni  nell’esotica  cultura  locale. Ma la storia di Martiya van der Leun, antropologa americana suicidatasi nel carcere thailandese dove scontava una condanna per omicidio, risveglia la sua curiosità, che non tarda a tramutarsi in ossessione.
 
Alla ricerca di qualsiasi indizio che possa rivelare i dettagli del crimine commesso dalla studiosa, deciso a seguire ogni possibile pista, Mischa raccoglie testimonianze, lettere, ricordi dai quali emergono a poco a poco la figura della misteriosa Martiya, la sua biografia, il percorso che l’ha condotta sulle montagne della Thailandia del Nord.
 
Mischa, nel tentativo di sottrarre la storia di Martiya all’oblio, finisce così con lo svelare la fitta trama dei legami tra la donna e la famiglia della sua vittima, i Walker, una famiglia di missionari che in Thailandia aspetta la fine del mondo.
 
Nato a New York nel 1973 e giornalista freelance, con il suo primo romanzo "Ricerca sul campo" Mischa Berlinski è stato finalista al National Book Award 2007, mentre l’anno dopo gli è stato riconosciuto il Whiting Writers’ Award. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la copertina del libro, l'autore Mischa Berlinksi.