«Tra polvere e sali d'argento»
di Vanessa Maggi

Comincia stasera il lungo cammino della "Proposta 12" di Treatro terrediconfine con lo spettacolo in scena alle ore 21 al San Costanzo di Nave. Domenica 12 si replica al teatro parrocchiale di Lodrino

 
Una tre giorni di spettacoli dà il via oggi alla 29° edizione di “Proposta ‘12”, il progetto teatrale dell’associazione Treatro terrediconfine.
 
“Si tratta – dice Stefania Ghisla del Treatro – di un triplo appuntamento legato in qualche modo al discorso della montagna, splendida immagine da cartolina che in realtà cela alle sue spalle una dimensione esistenziale difficile e connotata dalla fatica quotidiana".
 
Proprio stasera sarà allestito al teatro San Costanzo di Nave lo spettacolo ‘Tra polvere e sali d’argento’, promosso dall’Ecomuseo di Valle Trompia all’interno del progetto "Agricoltura racconta".
 
Il lavoro, nato dall’idea di dare voce a quanto documentato in alcune lastre fotografiche d’inizio Novecento scattate da Ottorino Foccoli ad Aleno (Marcheno), dopo essere stato presentato in anteprima lo scorso autunno in un evento all’aperto che ha coinvolto tutto il borgo e i suoi abitanti, assume qui una veste più canonica.
 
Gli attori raccontano di personaggi che in questo borgo hanno vissuto, che lì sono stati fotografati, che lì sono emersi dall’oblio di un secolo. Dalla polvere di una soffitta (dove le lastre sono state ritrovate) ha preso forma una sorta di viaggio a ritroso nel tempo sino all’inizio del Novecento, intrecciando elementi storici e suggestioni poetiche. Chi era quella gente? Cosa stava facendo? Come viveva? Quali aneddoti? Testimonianze degli abitanti di Aleno si sono mescolate a testi di storia e a ricerche locali sulla vita dell’epoca per costruire la drammaturgia dell’evento e creare un esempio di "teatro della memoria".
 
"Le fotografie – continua la giovane attrice di Treatro terrediconfine – esprimono volti, caratteristiche posturali e fisionomiche, modi di vestirsi, numero e componenti di una famiglia; i racconti dei singoli esprimono invece la fatica del lavoro, l'inventiva per superare le giornate, le stagioni dei prati che, ad ogni cambio, avevano bisogno di meccanismi ben oliati, ben rinnovati, per mettere in moto l'azienda familiare della sopravvivenza”.
 
Un'antologia narrativa che spazia dalla considerazione del ragazzo "condannato" all'alpeggio, alle donne, fattrici in continuazione di figli-forza lavoro e prescelte spose per la loro capacità fisica ad allattare; al contadino impensierito dal condurre meticolosamente la fienagione per alimentare le bestie e per alimentarsi; al prete preoccupato dei suoi parrocchiani, dei fatti del paese e veicolo di storia locale raccontata dal pulpito della chiesa. Il tutto collegato dall'occhio esterno, borghese, di una villeggiante, che guarda la fatica da lontano e curiosa un mondo, osservandolo attraverso la finestra di casa, come fosse l'obiettivo della macchina fotografica che isola le inquadrature dell’esistere, per immortalarle.
 
L’appuntamento è per stasera alle ore 21 al teatro San Costanzo di via Monteclana 3 a Nave. Un allestimento di Fabrizio Foccoli, con Franca Ferrari, Stefania Ghisla, Camilla Mangili, Susanna Martinellli, Marco Belleri, Michele D’Aquila, Marco Guerini, Pietro Mazzoldi, Massimo Pintossi e alcuni bambini; musiche di Franco Ghigini, organizzazione Fabrizia Guerini, regia Fabrizio Foccoli. Ingresso gratuito.
 
Lo spettacolo verrà poi replicato domenica 12 febbraio alle ore 21 presso il teatro parrocchiale di via Roma a Lodrino
 
Per informazioni dettagliate sul progetto teatrale che va avanti fino a maggio visitare il sito web www.treatro.it.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: un'immagine di scena e la copertina del libro realizzato a partire dalle lastre fotografiche di Ottorino Foccoli.