L'autodifesa femminile col judo
di Andrea Alesci

Il Judo Sen Shin Sarezzo propone per il quinto anno un serio corso di autodifesa femminile che prenderà il via durante la prima settimana di febbraio. A spiegarne il funzionamento il maestro Claudio Baldussi

 
Dal principio basilare alla pratica vera e propria anche il judo, come tutte le altre arti marziali, non esiste per offendere, perché il vero combattimento comincia dal saper conoscere se stessi. Con questa consapevolezza nasce anche l’impegno che ormai da quattro anni il Judo Sen Shin Sarezzo porta avanti, al di là della mera pratica sportiva, con il corso di autodifesa femminile.
 
“Nel nostro statuto – dice il responsabile e maestro Claudio Baldussi – abbiamo come scopo l’utilità sociale e quando nel 2008 la Commissione Pari Opportunità del Comune di Sarezzo ci ha proposto di mettere in piedi un corso di autodifesa dedicato alle donne, subito ci siamo mossi, approfondendo la questione con lezioni presso la federazione che preparassero me e l’altro allenatore Claudio Pasolini”.
 
Un corso che la federazione Fijlkam chiama Metodo globale di autodifesa (Mga) costituito in primo luogo da una formazione teorica che possa portare gli allievi a una consapevolezza delle proprie capacità e alla prevenzione come primo mezzo di autodifesa.
 
“La psicologia dell’autodifesa – prosegue Claudio Baldussi – è l’elemento principe delle lezioni e costituisce una preparazione alla fuga. Quella che insegniamo alle allieve è una sintesi di tecniche semplici estratte da arti marziali con finalità difensiva di obbligo alla resa dell’aggressore, nel pieno rispetto del codice civile sulla legittima difesa. Conoscere i propri limiti e le proprie potenzialità è una delle cose più importanti, non soltanto a livello sportivo, ma per la vita di tutti i giorni. Bisogna imparare a evitare che si passi dalla disputa allo scontro, perciò insegniamo come fare un passo indietro, come usare intelligenza e moderazione e reagire in modo equilibrato, lasciando il ricorso al gesto atletico violento come ultima risorsa”.
 
Se il corso di autodifesa si è allargato in questi anni anche al mondo della scuola, come detto l’impegno principale (oltre alla regolare attività sportiva) rimane quello riservato alle donne, con due corsi che come di consueto inizieranno ai primi di febbraio alla palestra della scuola elementare “A. Soggetti” di Sarezzo ogni lunedì dal 6 febbraio al 2 aprile (20/21.30) e ogni sabato dall’11 febbraio al 7 aprile (16/17.30) con un costo di 50 euro complessivi.
 
“Ormai – conclude Baldussi – siamo al quinto anno di formazione e sinora abbiamo registrato oltre 250 partecipanti, e sono già attivi anche i gradi di mantenimento e avanzato. L’impegno è gravoso ma siamo davvero molto contenti del successo riscosso, anche perché il solo fatto di partecipare a un corso del genere consente alle donne di poter parlare di un problema, condividerlo e sviluppare una conoscenza che possa calmare uno stato di paura”.
 
Per informazioni sui corsi visitare il sito web www.judosenshinsarezzo.it o contattare gli istruttori ai seguenti numeri di telefono: 329.2606494 e 339.4921022.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: due momenti del corso di autodifesa, alcune delle ragazze che hanno partecipato nel 2011 insieme ai due maestri Claudio Baldussi (a sinistra) e Claudio Pasolini (a destra), l'esterno della palestra dove si tengono anche le normali lezioni di judo.