Le ipotesi di due depuratori sul fiume Mella
di Andrea Alesci

L'Aato ha escluso di portare la depurazione fino a Verziano. Il presidente Asvt ipotizza due impianti tra Bassa e Media Valle, oltre ad altri più piccoli nei paesi dell'Alta Valle sul modello di fitodepurazione di Marmentino

Si è pronunciato ufficialmente l’Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale) della provincia di Brescia sulla depurazione che riguarda la Valtrompia, escludendo di portarla fino al depuratore di Verziano. Dunque, l’alternativa unica rimane la costruzione di due depuratori (costo stimato in 60 milioni di euro circa) che consentano di migliorare le condizioni ambientali del fiume Mella.
 
“In questo senso – dice il presidente di Asvt, Diego Toscani – ci stiamo adoperando per prospettare ipotesi d’intervento ai sindaci della Valle sull’effettivo collocamento degli impianti necessari: al momento le ipotesi sono quelle di un depuratore in Media Valle (tra Marcheno e Gardone) e uno in Bassa Valle (tra Villa Carcina e Concesio), mentre per l’Alta Valle si può pensare a piccoli depuratori in loco, come già avviene per Lodrino e Marmentino, che godono di impianti di fitodepurazione”.
 
Certo, tra il dire e il fare c’è di mezzo una cifra importante e, anche se Aato metterebbe a disposizione circa 25 milioni di euro, le risorse da trovare rimangono ingenti.