Una bancarella per il Camerun
di Andrea Alesci

Giovedì 8 dicembre davanti alla chiesa di S. Giorgio a Inzino i volontari del locale Gruppo missionario raccoglieranno fondi per un centro sanitario a Zoetele, avviato nel 2009 e già finanziato con 70mila su 100mila euro necessari

Si tiene giovedì 8 dicembre davanti alla chiesa di San Giorgio a Inzino l’ultima in ordine di tempo delle iniziative messe in campo dal Gruppo missionario per sostenere una delle opere che compie in giro per il mondo. Attivo dal 1947, il gruppo si sta spendendo da due anni per la realizzazione del progetto “Sanità, solidarietà e sviluppo indeterminato” a Zoetele, in Camerun.
 
“Il progetto – spiega la presidente dell’associazione, Margherita Zatti – è nato nel 2009 su spunto di un sacerdote camerunense in visita qui a Inzino, padre Georges Melobo, che proponeva di dare una mano alla costruzione di un ‘Centro di sanità multi-ambulatoriale’ e un deposito acqua. Così, ci siamo subito messi in moto proponendo il progetto alla popolazione”.
 
Il progetto è coordinato sul campo da operatori africani, ha come responsabile l’abate Christian Ateba Obame e sarà poi gestito dall’associazione “Speranze africane”, dal ministero della Salute e dalla diocesi di Sangmelina.
 
“Si tratta – spiega Margherita Zatti – di un’interessante forma mista di gestione, perché è la realtà locale che valuta il bisogno e agisce di conseguenza. Quello che stiamo sostenendo è un centro di educazione sociale e sanitaria, con sviluppo di un sistema di solidarietà e mutualizzazione del rischio di malattie nella comunità (circa 6.000 abitanti) e iniziative rivolte alle donne”.
 
Un progetto che ha un costo complessivo di 100mila euro e che il Gruppo missionario di Inzino ha già finanziato al 70%, grazie anche al contributo iniziale di 15mila euro da parte di Cuore Amico, che fa da tramite per i trasferimenti. Con la speranza di finire i lavori entro un anno, il centro sarà poi intitolato alle sorelle Ninì e Cilì Tanfoglio, tra i fondatori dello storico Gruppo missionario.