Cuccette per signora
di Michela Peli

Una splendida metafora del viaggio che ogni donna intraprende nella sua vita alla ricerca della felicità.

 
Il romanzo “Cuccette per signora” di Anita Nair racconta il viaggio della mente di 6 donne indiane, che si trovano a viaggiare su un treno occupando lo scompartimento riservato  solo alle donne, nonché agli anziani e ai portatori di handicap.
Differenti per età, cultura, fede religiosa, provenienza ed esperienze vissute, le 6 donne raccontano di come, fin da bambine, siano state educate ad accettare le decisioni imposte dalla famiglia, e di come la loro vita sia stata in realtà pianificata senza tener  conto delle loro aspirazioni e desideri, ma solo seguendo usi millenari.
Akhila, la protagonista, ha quarantacinque anni, non ha un marito né figli, né una casa sua, ma soprattutto non è libera di decidere come vivere la sua vita: sempre figlia, sorella, zia, e mai sé stessa, decide un giorno di intraprendere un viaggio di sola andata, gloriosamente sola per la prima volta nella sua esistenza e determinata a essere libera da tutto ciò che l’aveva confinata sino a quel momento.
Il libro è una splendida metafora del viaggio che ogni donna intraprende nella sua vita alla ricerca della felicità; coinvolge i lettori, ma credo più le lettrici, perché scritto con grande sensibilità e compassione, ma anche con una buona dose di ironia.
Alla fine del libro c’è anche un’appendice di ricette di cucina indiana.