Caro gasolio in agricoltura
di red.

Brescia la provincia lombarda più “stangata”: stimato in 16 milioni di euro il costo in più per le aziende lombarde.

Per lavorare la terra il caro gasolio alle imprese agricole della Lombardia – ha stimato Coldiretti Lombardia – è costato 16 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso, a fronte di un costo del carburante aumentato di oltre il 46% dal 2010 a oggi. Per l’azienda media lombarda la spesa media è salita di quasi 300 euro.

“Il salasso - spiega il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini – non ha riguardato solo l’aratura dei terreni, ma anche i maggiori costi per l’uso di altri macchinari, per l’irrigazione delle colture in pieno campo, per il riscaldamento delle serre (per fiori, ortaggi e funghi) e delle stalle e per l'essiccazione dei foraggi.”

A subire gli effetti del record nei prezzi del carburante - continua Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35% per frutta e verdura. Per il combinato di superficie agricola utilizzata, presenza di colture specializzate e allevamenti, Brescia è la provincia lombarda più colpita dalla “stangata” del caro gasolio (quasi 3 milioni di euro in più rispetto al 2010), seguita da Pavia, Cremona e Mantova.

“Come abbiamo già avuto modo di puntualizzare durante la presentazione dei dati dell’annata agraria 2010/2011, in occasione della recente Giornata Provinciale del Ringraziamento – conclude il Presidente - è positivo il dato di un PIL agricolo provinciale in aumento di oltre il 14% rispetto alla annata precedente, ma da contraltare bisogna registrare l’aumento dei costi di produzione, che pesano non poco sul reddito finale e sulla liquidità delle aziende: al caro gasolio si deve aggiungere anche l’impennata del costo di mangimi, concimi ed energia elettrica.”

fonte Coldiretti Brescia