Terreni espropriati, lunghi lavori e centinaia di migliaia di euro spesi, ma il cantiere della nuova arteria gardonese che dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo) diminuire il traffico sulla provinciale e collegare la zona Oneto con Inzino di sopra, all’altezza del deposito dei pullman, dove la Provincia dovrebbe creare una rotatoria.
Ma i soldi che la Provincia avrebbe dovuto stanziare, come da accordi presi già nel 2006, ancora non si sono visti, e la possibilità di vederli in un futuro prossimo, è sempre più remota. L’ovvia preoccupazione per una situazione che ha dell’assurdo ha spinto il primo cittadino di Gardone VT a chiedere sostegno a tutta l’Alta Valle, dato che non saranno solo i gardonesi a godere della nuova arteria.
Gussago scrive anche al presidente Molgora: dove sono i soldi che, da accordi, sarebbero dovuti arrivare già nei primi mesi del 2011? L’accordo di programma prevedeva di dividere la spesa di circa due milioni e cinquantamila euro tra Comune e Provincia.
Il Broletto avrebbe dovuto mettere la sua parte, corrispondente ad un milione di euro, da distribuire in due rate che, tutt’ora, nelle casse comunali non ci sono. A spese della Provincia dovrà essere anche la rotatoria che permetterà al traffico proveniente dalla nuova arteria di inserirsi con maggiore facilità sulla SP 345 e che richiederà altri circa cinquecentocinquantamila euro.
I lavori a carico del Comune sono ormai quasi arrivati alla loro conclusione e il ponte (che gli inzinesi hanno già ribattezzato “Brooklyn” per via della somiglianza nelle forme sebbene non nelle dimensioni) sul fiume Mella è quasi ultimato, dato che, nel 2010, era giunta la conferma dello stanziamento di fondi.
Il rischio, ora, non riguarda solo il blocco del cantiere aperto fino a data da destinarsi ( e sembra che, fino al 2014 i fondi non si vedranno), ma l’assurdità di ritrovarsi, tra qualche mese, con i lavori a carico del comune completati ed una strada con ponte che, però, finisce nel nulla, senza collegarsi con la SP 345.
Gardone paga e lavora, nonostante i tempi duri e mantiene la parola, anche a costo di tagliare spese meno fondamentali, ma si chiede dove sia il Broletto e perché non faccia la sua parte.
E, in tutto, questo, i vantaggi contro le code, il traffico e l’inquinamento, che la nuova strada dovrebbe portare con sé, se i patti non verranno rispettati, svaniranno insieme ai fondi.