La storia della fonte di Irma
di Erregi

Secondo gli esperti potrebbe anche avere proprietà curative, già evidenziate nell’Ottocento. È la fonte di San Carlo

La leggenda di questa fonte narra che San Carlo, che si trovava in Valtrompia per una visita pastorale, viaggiando sul suo mulo, si ritrovò nel piccolo paese di Irma.

Etimologicamente, pare che il nome Irma derivi dal latino “erema”, (ovvero eremo, che si spiegherebbe, data la posizione isolata del paesino) termine che con gli anni si sarebbe modificato diventando Irma.

Tornando alla fonte, la storia racconta che il Santo, affaticato dal suo lungo viaggio, si fermò all’ingresso del paese, presso una sorgente d’acqua, per rinfrescarsi, riposare e dissetarsi. Questo bastò perché la fonte venisse dedicata a lui, visto il grande onore di una tale visita.

Ma la fonte di San Carlo è particolare anche per un altro motivo: già nell’ottocento, esperti e studiosi avevano compreso le doti curative  dell’acqua sorgiva di San Carlo, caratteristiche di purezza e leggerezza che potrebbero trasformare, un domani, la sorgente in vera e propria fonte di acqua minerale.

San Carlo è una fonte davvero rinomata in tutta la media e alta Valle, tanto che, soprattutto nel periodo estivo, quando le escursioni in montagna e nella zona di Irma aumentano, moltissimi sono i turisti e i villeggianti che ne sfruttano la freschezza.

Da lunghi anni, ormai, non sono più solo i residenti a godere della bontà dell’acqua di San Carlo e della serenità dell’isolamento di Irma: significativo il numero di turisti che vi trascorrono le ferie estive, in cerca di tranquillità e aria buona, oltre che refrigerio dalla calura estiva, visti gli 800 metri che Irma raggiunge.

Aria pulita e fresca, acqua buona, leggera e pulita e persone cordiali, aggiungete l’atmosfera dei piccoli borghi di un tempo e Irma, forse, vi sembrerà il più sereno e caratteristico luogo della Valtrompia.