Il ghiro
di Erregi

Molto diffuso nelle zone di montagna, il ghiro, molto spesso, è quell’animaletto che molto spesso ci crea qualche disagio, specie nella seconda casa tra i boschi

In dialetto bresciano lo chiamiamo “gusa” o “sglér”, è il ghiro, un roditore della famiglia dei gliridi. Un animaletto che raggiunge circa i 30 centimetri, 13 dei quali sono di coda e la cui pelliccia è, generalmente grigia o castana sul dorso, mentre è di colore bianco-giallo sulla pancia.

In Italia è diffuso un po’ ovunque, e così anche nella zona della Valtrompia, dove prolifera soprattutto nei sottotetti o nei pressi di case poco frequentate. Non è strano nemmeno trovare nidi di ghiro sui davanzali delle finestre: il ghiro riesce ad intrufolarsi nelle fessure tra le ante e, rosicchiando i telai delle fienstre, si fa largo verso un luogo più asciutto e caldo.

Soffitte e granai sono tra i suoi nidi preferiti, soprattutto perché gli permettono una scorta infinita di cibo e protezione durante la stagione fredda, nella quale, come da definizione, il ghiro non fa altro che dormire. In maggioranza si nutre di vegetali, ma occasionalmente anche di uova di uccello e piccoli mammiferi.

Ma dalle nostre parti è conosciuto per un motivo particolare: la sua attività notturna! Il ghiro, infatti, tanto pigro durante il giorno, è attivissimo durante la notte, proprio quando noi, invece, vorremmo dormire in pace.

Specie nelle seconde case di montagna, non è raro, di notte, spaventarsi per gli strani rumori provenienti dalla soffitta o dal fienile, che ci fanno pensare a ladri o animali selvatici decisamente più grandi e molto meno innocui.

In realtà sono i ghiri che di notte vanno in cerca di cibo: foglie, vegetali, cortecce e frutti e che ci tengono svegli anche noi. Non è assolutamente pericoloso, teme l’uomo e non gli si avvicina, ma può essere molto fastidioso.

Il ghiro, infatti, rosicchia davvero qualsiasi cosa: dal legno ai materiali plastici alla stoffa. Un vecchio divano o un materasso lasciato in soffitta diventano il suo nido preferito, quindi, se vi accorgete che il vostro sottotetto è stato illegalmente occupato dai ghiri, spostate tutto ciò che ritenete di valore, perché potrebbero rovinarlo.

A questo va aggiunto che, il suo continuo rosicchiare, può accumulare un po’ di sporcizia qua e là, ma in generale non è veramente fastidioso. Certamente, però, prima che gli esemplari che vi occupano il solaio inizino a diventare numerosi, forse è meglio prendere qualche precauzione: tappare i buchi attraverso i quali potrebbero introdursi, pulire le grondaie e isolare i sottotetti, per non dare loro lo spazio per vivere comodamente.

Una volta introdottisi in casa, infatti, è difficile allontanarli senza abbatterli, soluzione che, tutto considerato è eccessiva, a meno che non si crei una vera e propria colonia di roditori in casa, fatto che può anche essere decisamente poco igienico.

Il simpatico animaletto però, nella stragrande maggioranza dei casi, è completamente innocuo, e inoltre, ha un musetto veramente simpatico, che ci costringe a perdonarlo per il trambusto notturno.