Tanti auguri per il 50° del Lions Club Valtrompia
di Erregi

Festeggiato nella serata di martedì, a Castello Malvezzi, l’importante traguardo. 50 anni di solidarietà al servizio della Valle, nello spirito del “service”

La sigla “Lions” significa, dall’inglese, “libertà ed intelligenza al servizio della nostra nazione” ed è anche l’obiettivo che da sempre guida le iniziative del club triumplino, che da 50 anni promuove l’assistenza e la solidarietà contro i disagi della popolazione.

Da tre anni, per esempio, i lionisti collaborano con un associazione di Brescia , “Nati per vivere”, che si prende cura dei nati prematuri che, in moltissimi casi, presentano problemi anche gravi alla vista. Una piaga di cui ufficialmente nessuno si cura, ma che i membri del club hanno tutta l’intenzione di combattere.

Alla serata di martedì, in rappresentanza di tutta la Valtrompia, erano presenti molti dei primi cittadini del territorio, insieme anche al presidente della Comunità Montana, Bruno Bettinsoli, che, prendendo la parola, ha voluto ringraziare il Club per il grande sostegno dimostrato alla gente e alla Valtrompia.

Oltre al progetto con Nati per vivere, molte le opere importanti portate a termine in questi anni, dalla costruzione della chiesetta in Maniva, con il relativo lapidario ai caduti della Guerra, alle serate culturali, alla collana di quattro libri che celebrano a tutto tondo la nostra Valle.

Commosse le parole degli storici fondatori del club, Carlo Zamboni e Antonio Becchetti, che hanno sottolineato come il Lions sia una famiglia, dalla quale hanno ricevuto grande affetto e con la quale si sentono in completa armonia. Amicizia, sostegno e unione che si trasformano poi in opere buone per l’interesse della collettività e che non potrebbero andare a buon fine senza la forte coesione tra i membri.

Due i nuovi soci del club presentati alla serata, entusiasti dell’invito ad unirsi ai lionisti e fieri, ora di esserne parte. L’atmosfera solenne dei riti e delle cerimonie tradizionali ha poi lasciato il posto ad un ottima cena e  a conversazioni sul passato e sul futuro dell’istituzione,  che mantiene, e ha mantenuto sempre, lo stesso spirito di cui il motto e le loro azioni si fanno portavoce.

Auguri allora, anche per i giorni che verranno e per i prossimi 50 anni di passione, amore e, per ricalcare il loro inno, “servizio alla nostra nazione”.