La lotta al cinipide galligeno
di Redazione

Caino e Bovezzo sono le due aree di sperimentazione per il rilascio dell'antagonista all'insetto che minaccia i castagni del territorio. A condurre le prove è l'Ersaf, con i primi risultati attesi per la primavera 2012

Da qualche tempo si è attivato l’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), di concerto con la Comunità montana di Valle Trompia, per porre rimedio al grave problema che affligge i castagneti della Valle, colpiti dal “cinipide galligeno del castagno”, piccolo insetto originario del nord della Cina. In Italia le prime segnalazioni risalgono alla primavera del 2002 in Piemonte e attualmente in tutta Italia sono state segnalate infestazioni.
 
“L’insetto – spiega Mauro Sigurtà, assessore all’Agricoltura in Comunità montana – attacca il castagno provocando la formazione di galle (ingrossamenti a forma tondeggiante) che compromettono la vegetazione e la formazione dei frutti; si presenta come una piccola vespa, lunga 2,5 mm, depone fino a 200 uova e compie il suo ciclo vegetativo trascorrendo autunno e inverno all’interno delle gemme e solo in primavera la fuoriuscita delle larve provoca formazione di galle. Ad oggi non si conoscono casi di morte di piante adulte di castagno per causa del solo cinipide, anche se risultano molto sofferenti per un danneggiamento di apparato radicale e gemme. Le possibilità di lotta del cinipide sono oggi molto limitate e oltre agli antagonisti naturali sono stati effettuati lanci di un antagonista esotico, il Torymus sinesi, rilascio”.
 
Due sono in Valtrompia le zone di sperimentazione con rilascio dell’antagonista, ossia Caino e Bovezzo, mentre sul Sebino (con l’aiuto della rispettiva Comunità montana) ad essere interessata è la località Forest sopra Iseo. Le prove condotte dall’Ersaf dovrebbero cominciare a produrre risultati evidenti entro la prossima primavera, portando a una minor produzione di galle da parte dei castagni.