Un presidio di speranza
di Erregi

Oltre 700 le firme raccolte contro la chiusura del reparto gardonese di Ostetricia

Indignazione di molti per l’assenza di Lega Nord e Pd al presidio tenutosi ieri pomeriggio fuori dal nosocomio gardonese.
A sventolare in difesa di ostetricia c’erano solo le bandiere del PD, nonostante il sostegno dimostrato alla causa solo qualche giorno prima.
Circa 700 i cittadini della Valtrompia che hanno deciso di sostenere la causa, mettendo la loro firma su una petizione che dimostra quanto sia ancora accesa la speranza.
 
Centinaia anche i fiocchi rosa e azzurri appesi alle ringhiere e molti i cartelloni sui quali mamme, papà e ragazzi nati a Gardone hanno voluto lasciare il loro messaggio.
Non si perdono d’animo le mamme del gruppo di Facebook, che sostengono l’importanza del punto nascite, al di là dei numeri: il nido di Gardone ha trattato tutte le mamme come regine, assistendole nel momento più intenso della loro vita, e non si può non tener conto della componente umana e guardare solo alle cifre.
 
Si diffonde, inoltre, il sospetto che quello di Ostetricia e Ginecologia sia solo il primo dei reparti destinati a chiudere e che, per il futuro, dopo tutti gli investimenti e le energie per costruire il nuovo ospedale, il progetto sia la chiusura totale del distaccamento di Gardone.
Le dita, però, rimangono saldamente incrociate e la protesta non si ferma, nonostante chi si è tirato indietro.