Nuova ferrata sulla Corna Caspai
di Fonte: Edmondo Bertussi «La Voce della Valtrompia» giugno 2011

Lodrino puà a buon diritto considerarsi una piccola enclave dolomitica ed entro la fine dell'estate potrà fregiarsi anche di una nuova via ferrata, attrezzata per gli appassionati, che così potranno raggiungere i 1.391 metri della Corna Caspai

Una nuova suggestiva ferrata sulla Corna Caspai a Lodrino: nell’estate finiranno i lavori, poi verrà omologata e sarà a disposizione dei tanti appassionati. Porterà in vetta, ai 1391 metri del maestoso roccione dolomitico che sembra incombere come un castello sul paese, con la grande croce gialla in cima. Una meta godibilissima per facilità e comodità attraverso cui dalla città o dalla Valsabbia si raggiunge Lodrino. Poi, sempre con l’auto si sale in località Pineta al bar omonimo (912 metri). Da qui, attualmente si raggiunge Caspai risalendo per il tracciato ben segnalato (indicatori bianco-verdi) verso il passo Cavada (1158 metri): la si aggira piegando a destra e raggiungendo la cima su sentiero panoramico tra scorci che regalano, in miniatura, le emozioni delle Grigne lecchesi.
 
Sulla ferrata, con attacco sopra il grande vallo paramassi a tutela di frana secolare, queste emozioni diventeranno grandi: anfratti di roccia da dove trasudano fiori e verde, dando l’impressione di isolarsi dal mondo per sbucare in vetta e godere lo splendido panorama su valli e catene alpine lontane. Circa due ore e mezza per l’impegnativo dislivello di 400 metri. Calandosi dall’alto in sicurezza vi sta lavorando da tempo una decina di volontari di Lodrino e Casto, che sacrificano alla loro passione, ma anche a servizio di tutti, le feste comandate. Un lavoro in sicurezza ma faticoso: infatti, per fissare nella roccia chiodi e cavo di acciaio usano un trapano a scoppio: è pesante ma garantisce continuità alla “giornata”, evitando risalite e ridiscese per le batterie. Lo spiega Fausto Pintossi presidente dal 2010 del Consorzio Nasego con sede a Lodrino, che coordina la nuova iniziativa all’interno di tutto un complesso programma di valorizzazione del territorio tra Valsabbia e Valtrompia, lungo il crinale del Monte Palo.
 
Il Consorzio, lo ricordiamo, è stato costituito nel 1994 (primo presidente Bruno Bettinsoli) e interessa Lodrino e il savallese con Casto e Mura. I suoi compiti: disciplina e gestione delle produzioni agrosilvopastorali, controllo e valorizzazione. Una “scommessa vinta”. Stanno ormai terminando anche il lavori della pista ciclabile di mtb che dal Parco Lembrio porterà allo splendido Parco Fucine di Alone con le sue vie e ferrate già attrezzate: 25 chilometri su sterrato. In occasione dell’inaugurazione a luglio sarà pubblicata la guida relativa curata da Mauro Abati.