Una nuova ciclabile tra Valtrompia e Valsabbia
di Andrea Alesci

Verrà inaugurato domenica 24 luglio il tratto di 25 chilometri che da Lodrino porta gli appassionati ciclisti fino a Casto. Un progetto realizzato sotto la spinta del Consorzio Forestale Nasego presieduto da Fausto Pintossi

Arriva finalmente a completarsi la pista ciclabile che congiunge Valtrompia e Valsabbia passando per Lodrino. Un’opera frutto dell’impegno del Consorzio Forestale Nasego. Costituitosi diversi anni fa e riconosciuto dalla Regione Lombardia nel 2006, il Consorzio Forestale Nasego è una società di gestione del patrimonio agro-silvo-pastorale. Del Consorzio fanno parte i comuni di Lodrino, Casto, Mura, la Comunità montana di Valle Trompia, la Comunità montana di Valle Sabbia e un soggetto privato. Da gennaio 2010 nuovo presidente è il 46enne Fausto Pintossi, direttore il dottore forestale Alessandro Barbacovi e consiglieri i rappresentanti dei vari enti locali: Sergio Pioltelli (Mura), Francesco Franzoni (Casto), Mauro Sigurtà (Comunità Montana di Valle Trompia), Tullio Freddi (Comunità montana di Valle Sabbia). Nato con lo scopo di eseguire interventi di salvaguardia e manutenzione del patrimonio agrosilvo-pastorale e per promuovere il territorio, agisce a cavallo delle due Valli.
 
“Si è scelto di chiamarlo Nasego – spiega il presidente Fausto Pintossi –, perché è il nome della località presente sulla montagna che Valsabbia e Valtrompia condividono, all’ombra del monte Palo”. Il Consorzio ha realizzato molte opere per migliorare le zone montane e fra i progetti passati ci sono stati degli interventi sui laghetti in località Fravango e in Valle Duppo, il recupero di sentieri, la sistemazione di frane, la bonifica e il miglioramento dei boschi, mentre in futuro sono previste opere idraulico-forestali, lavori su strade rurali, interventi di esbosco e forestazione.
 
Ora l’opera della ciclabile, che cerca così di rilanciare l’economia e la capacità di attrattiva turistica della media montagna. Il percorso che congiunge Lodrino a Casto è nato da un’idea che affonda le radici nel 2009 e troverà compimento ufficiale nell’inaugurazione di domenica 24 luglio, data in cui verranno aperti al pubblico i 25 chilometri di sterrato, suddivisi in altri 5 percorsi differenti appositamente segnalati.
 
“Il progetto – spiega il presidente del consorzio Fausto Pintossi – collega in un sistema organico i tracciati agro-silvo-pastorali secondo un itinerario che parte nel parco del Lembrio e collega con percorsi ad anello le numerose località sparse sul territorio. I lavori hanno interessato 25 chilometri di pista (sedici in Comune di Casto e nove a Lodrino), che si sommano ai dieci già sistemati e consentono a escursionisti e abitanti locali di percorrere il territorio su percorsi protetti e dedicati”.
 
L’intervento rientra nel piano di promozione che la Regione Lombardia ha portato avanti in attuazione della L.r. 37/2009 sulla mobilità ciclistica, cofinanziando con 4,5 milioni di euro percorsi per superare la frammentarietà delle piste ciclabili esistenti. “L’ambito d’intervento è prevalentemente extraurbano – spiega Fausto Pintossi – e intende valorizzare gli elementi caratteristici del paesaggio attraverso il turismo in bicicletta. La larghezza delle piste è compresa tra 2 e 2,50 metri con una pavimentazione a fondo naturale e cementata nei brevi tratti a forte pendenza. Inoltre, molte aree di sosta sono già presenti nei parchi attrezzati
(Lembrio, Fontana Fredda, Valle Duppo, Zana, Luina). La spesa complessiva è di 355mila euro – chiude Pintossi –, ma abbiamo potuto usufruire del contributo regionale (209mila euro) grazie alla partecipazione di soggetti privati e associazioni (Raf Metal, Gruppo Alpini Casto, Valle Duppo Trap, Pol. Lodrino) con una quota pari a 36mila euro e quindi superiore al 10% dell’intera spesa, come richiesto dal bando; un sostegno che ha contenuto i costi per le amministrazioni comunali di Lodrino e Casto, le quali hanno impiegato complessivamente circa 110mila euro”. Un progetto di grossa portata, che si completerà entro la primavera 2011, divenendo negli anni a venire parte integrante di quella pista ciclopedonale che dovrebbe percorrere l’intera Valtrompia.