Skin ADV
Martedì 16 Aprile 2024
Utente: Password: [REGISTRATI] [RICORDAMI]


 

Giuliana Franchini
Psicologa, psicoterapeuta infantile, autrice di libri sulla relazione educativa e favole per aiutare i bambini a crescere bene
Giuseppe Maiolo
Psicoanalista e docente di Educazione alla sessualità all''Università di Bolzano. Si occupa di formazione dei genitori e di disagio giovanile
Officina del Benessere, Puegnago, tel. 0365.651827
 
 




23 Marzo 2015, 09.25

Genitori & Figli

Il legame fraterno

di Giuliana Beghini Franchini
La relazione che lega i fratelli può essere semplice e allo stesso tempo complessa, ma costituisce il primo rapporto affettivo che potremmo definire orizzontale perché si sviluppa tra pari

Diverso è invece quello con i genitori che è "verticale" in quanto fatto di amore incondizionato e gratuito.

Per ogni bambino l’essere amati è un diritto, una necessità e una condizione senza la quale non si può crescere e diventare grandi.
È un alimento essenziale per la vita la cui mancanza può anche far morire.
L’amore fraterno no, è un optional, importante e decisamente utile al percorso evolutivo, ma secondario e tutto da costruire, piano piano, senza fretta perché è un processo di conoscenza. Non è mai un dono, ma una conquista.

Così tra fratelli l’amore non è scontato
, viceversa si sviluppa giorno dopo giorno anche attraverso il conflitto e lo scontro ed è fuori luogo pensare che un bambino o una bambina debba amare o voler bene al fratello solo perché appartiene alla stessa famiglia.
Anzi, sappiamo tutti che, all’inizio della storia, è vero il contrario, cioè che il bambino all’arrivo del fratellino, pur se desiderato tanto, lo sente subito come un intruso e un rivale.

La gelosia e la rivalità che attraversano ogni legame fraterno sono un’ esperienza comune, si potrebbe dire fisiologica perché questi sentimenti nascono dalla paura di essere amati di meno e di perdere i propri privilegi. 
Voler bene a qualcuno che non si conosce non è facile, né è semplice per nessuno. Non lo è per il bambino che deve accogliere il nuovo arrivato, benché voluto e atteso, e neppure per chi arriva e deve farsi spazio in famiglia. 

Chi è già lì deve rinunciare a qualcosa
, ma da piccoli questa parola è terribile perché evoca perdite spaventose, vuoti, abbandono, solitudine.
Chi entra, viceversa, ha il problema di capire dove si trova, dove andare a collocarsi e come trovare il suo posto anche quando glielo abbiamo preparato.
Pure questo è complicato e problematico perché richiede la capacità di orientarsi, che all’inizio non si possiede. Il nuovo arrivato è come uno che entra in una sala buia ma già piena di gente e ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a vedere dove andare a sedersi senza pestare i piedi a nessuno.

Gestire l’incontro e la conoscenza reciproca dei fratelli
è anche per i genitori un’esperienza particolare che richiede attenzione ed energia.
Ad esempio quando nasce un secondo figlio non si divide l’affetto e l’amore ma è necessario moltiplicarlo.
Poi c’è da tener botta a più richieste e a necessità diverse. Conta quindi per i genitori la pazienza e la forza di saper gestire l’incontro e lo scontro, l’alleanza e la rivalità che, per i fratelli, sono sentimenti del tutto comuni. 

Non spaventiamoci quindi ma rimbocchiamoci le maniche e cominciamo a pensare che la conflittualità tra due fratelli esiste e fa bene, serve a capire i limiti e sprona a superarli.

Giuliana Beghini Franchini
www.ciripo.it



Visualizza per la stampa




Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*) ()





Vedi anche
31/07/2014 08:15
In vacanza coi figli Il tempo della vacanza è il tempo in cui cambiano i ritmi quotidiani e andare in vacanza con i figli richiede programmazione e preparazione

07/12/2012 10:15
I segnali del disagio nei nostri figli Gianpiero Rossi affronta in questo primo di due articoli sul disagio tre comportamenti che si manifestano nei bambini e nei ragazzi: irrequietezza, timidezza e rabbia. E per ciascuno qualche consiglio per i genitori su come aiutare i propri figli

02/03/2014 09:34
Prostituirsi per gioco? A leggere di giovani adolescenti che a Ventimiglia si prostituiscono per "gioco", colpiscono diverse cose

03/03/2012 10:00
Due incontri per avvicinare genitori e figli Un miniciclo dal titolo "Problemi educativi tra genitori e figli, strategie di cambiamento" è stato promosso da Coordinamento genitori e Comune nelle serate del 6 e 13 marzo

26/02/2014 09:30
La nonnità I nonni sono una risorsa. Non solo perché aiutano i genitori ad affrontare le incombenze quotidiane. piuttosto perché la vicinanza affettiva e l’esperienza maturata, unita al non avere più obblighi educativi, li rendono preziosi e autorevoli sostegni formativi



Notizie da Genitori e Figli
12/09/2022

Insegnare vuol dire...

Insegnare, dice il vocabolario, è verbo transitivo che vien dal latino "insignare" e significa "imprimere segni"...

17/06/2022

Tempo di esami e tempo dell'ansia

Con gli esami in arrivo l'aria che si respira in famiglia e tra i ragazzi, è carica di tensione

22/01/2022

Povertà educativa e cultura della violenza

La violenza sulle donne da parte dei maschi è purtroppo una realtà quanto mai ricorrente, ma le riflessioni sul maschilismo che la alimenta continuano ad incontrare inaccettabili resistenze

03/01/2022

Il Capodanno nella psiche e l'arte del cambiamento

Si dice che il Capodanno sia una sorta di compleanno collettivo e i festeggiamenti rappresentino per tutti, nel bene e nel male, la consapevolezza di un anno in più. Ne deriva che le reazioni a questa ricorrenza siano diverse

31/12/2021

Coltivare la speranza

Se c'è una parola che nei giorni natalizi e di fine d'anno ricorre più di frequente, questa è la "speranza".

15/12/2021

L'albero di Natale, ancora metafora della nostra esistenza

Nei preparativi per il Natale ancora oggi, oltre al Presepe come narrazione della cristianità, c'è l'albero da adornare all'esterno o in casa


13/11/2021

I giochi violenti di Squid Game

Da quasi due mesi si sta parlando di Squid Game, il "Gioco del calamaro" la serie TV coreana che sta spopolando


14/09/2021

Il silenzio degli innocenti. Le vittime inascoltate dei bulli

Valentina ha sperato ogni giorno che i suoi compagni potessero avere compassione di lei e prima o poi la lasciassero in pace, almeno durante la pausa, quando gli altri si divertivano e lei si cercava una tana dove sparire. Ma inutile


04/08/2021

Dal DDL Zan all'educazione e alla prevenzione dell'omofobia

Il grande dibattito attorno al DDL Zan evidenzia lo scontro politico in atto ma anche quanto ci sia ancora da fare per contrastare la violenza nei confronti delle diversità e in particolare quelle riguardanti la sessualità

24/07/2021

Il gioco come confronto. Ovvero, educare anche alla sconfitta

Da più parti e da tempo, ormai, si dice che nell'educare serve fornire il senso del limite, contenere gli eccessi, dare un confine alle richieste, moderare le pretese


  • Valtrompia
  • Bovegno
  • Bovezzo
  • Brione
  • Caino
  • Collio
  • Concesio
  • Gardone VT
  • Irma
  • Lodrino
  • Lumezzane
  • Marcheno
  • Marmentino
  • Nave
  • Pezzaze
  • Polaveno
  • Sarezzo
  • Tavernole
  • Villa Carcina
  • -

  • Dossier