La ballata dei vigliacchi
di LoStraniero

«Qualche tempo fa è stato pubblicato su queste pagine un mio articolo dal titolo “Flagelli d’Italia”. Ebbene: c'è dell'altro...»


In quest’articolo elencavo alcune sventure che hanno afflitto e affliggono oggi l’Italia: burocrazia, giustizia, sprechi della pubblica amministrazione, scuola, pressione fiscale, monopoli, corporazioni, caste, corruzione, organizzazioni criminali, costo dell’energia, evasione fiscale, declino del PIL, aumento del debito pubblico, aziende che chiudono, imprenditori che si uccidono, aumento della disoccupazione, suicidio di disoccupati, sindacati ideologizzati, black blocks che devastano, aziende che fuggono l’Italia, eccetera.
Questo eccetera significa che l’elenco non è esaustivo perché di sventure ce ne sono molte altre.
 
Riportavo poi il ritornello dei politici di fronte a tali “belle cose”: diminuiremo le tasse, riformeremo la Costituzione, cambieremo la struttura dello Stato, riformeremo la Giustizia, riformeremo la Scuola, elimineremo i monopoli, le corporazioni e le caste, estirperemo le organizzazioni criminali, ridurremo gli sprechi, adotteremo provvedimenti per la crescita, il PIL aumenterà, il debito pubblico diminuirà, le aziende estere torneranno a investire in Italia, la disoccupazione si ridurrà, i giovani potranno sperare nel futuro.
 
Tutte balle.
Devo anche dire però, per onestà, che non in tutto questi governanti hanno collezionato insuccessi.
C’è un settore dove si sono distinti in modo particolare e di cui possono menare vanto persino davanti alla divinità, in occasione delle loro preghiere.
Questo settore è quello previdenziale.
 
Le pensioni, dagli anni ’90 a oggi, hanno subito una perdita del potere d’acquisto superiore al 30%.
L’attuale legge di stabilità, in discussione in parlamento, prevede ancora il divieto di perequazione al costo della vita del trattamento pensionistico.
Non occorrono parole per commentare questo comportamento.

Vi leggo il significato del termine “vigliacco” tratto dal vocabolario Treccani:
“chi per mancanza di coraggio fugge davanti al pericolo o accetta per pusillanimità sopraffazioni e ingiustizie, ma anche e soprattutto chi agisce con arroganza e prepotenza contro chi è più debole quando sia certo di restare impunito”.
 
LoStraniero